Nel suo genere è un racconto da leggersi con leggerezza; soffre di tutti quei difetti propri del suo genere.
E' esagerato nelle vicende, l'immancabile storia d'amore tra l'eroe e la bellissima donna appena conosciuta sulla spiaggia deserta prima dell'alba, gli eroi che ingurgitano grandi quantità di alcool a stomaco vuoto a qualsiasi ora del giorno senza subire alcun effetto (libri e film americani), l'eroe colpito da pallottole e botte che poi si ristabilisce perfettamente.
In alcune situazioni è teatrale, sembra di vedere il film americano d'azione.
Il finale, come spesso accade per questo tipo di libri, è "tirato" e fa chiudere entrambi gli occhi per continuare e digerirlo.
Da leggersi come sempre senza farsi troppe domande e senza avere troppe aspettative; così diviene un accettabile passatempo.
Secondo romanzo della serie dedicata al personaggio di Dirk Pitt dall’autore americano Clive Cussler, il quale va sul sicuro ricalcando la formula del romanzo precedente: ‘Vortice’.
Ed il mio giudizio rimane pressoché lo stesso.
Cussler in alcuni passaggi rivela la sua abilità nel creare un’atmosfera di mistero e intrigo davvero efficaci, ma poi entra in scena il suo personaggio e tutto crolla.
Dirk Pitt è irresistibile, intelligente, scaltro, strafottente, tracotante, di tutto, di più.
In un labirinto sotterraneo da cui mai nessuno uomo è uscito, Pitt trova la soluzione e riesce ad infilarsi in una grata che presenta sbarre di 20 cm di larghezza, spalmandosi il corpo con il sangue ed il sudore.
In vent’anni di indagini e caccia all’uomo, l’Interpol e le polizie di mezzo mondo non hanno mai scoperto il metodo di trasporto del più pericoloso contrabbandiere del globo.
Ma Pitt intuisce in poche ore il suo segreto.
Tutto sommato il romanzo si lascia leggere per altre ragioni, la scorrevolezza in primo luogo, i doppi giochi che contribuiscono a rendere la trama meno lineare, l’ambientazione marittima d’effetto, i passaggi delicati in cui la tensione è palpabile, ma poi gli innumerevoli talenti di Dirk Pitt travolgono tutto e tutti.
Pitt è sostanzialmente un supereroe da fumetto caduto in un romanzo.
Come se non bastasse Cussler si infila ancora una volta dritto in un dialogo infinito che occupa tutto il penultimo capitolo, dove protagonista ed antagonista invece di farla finita rapidamente, cominciano a raccontarsi per filo e per segno i dettagli ricostruendo passo passo tutta la vicenda con tanto di pubblico che li ascolta.
Immagino la scena se fosse reale, in cui due avversari cominciano a dialogare fitto fitto mentre gli scagnozzi di uno dei due tiene sotto tiro i compagni dell’altro, i quali ascoltano rapiti uno spiegone allucinante di venti minuti almeno.
Per non parlare dello spessore dell’unica figura femminile, interessante quanto può esserlo una bambola Barbie.
Il caso ha voluto che mi piovessero in casa quasi tutti i titoli di Cussler, per cui sarò costretto a concedergli altre occasioni per non sommergere i mercatini dell’usato.
L’attenuante è che mi sono giunti in casa gratuitamente e tutto sommato sono romanzi che si leggono rapidamente e senza grande impegno.
Libro molto scorrevole e scritto bene. Avventura un po' fantasiosa e a volte un po' esagerata. Dirk Pitt resta un personaggio affascinante del tipo Jack Reacher di Lee Child.
Comincia come un fumetto un po' datato, poi annaspa in lungaggini micidiali. Non so quale abbaglio mi abbia condotto a Cussler, ma non ricapiterà più: un conto è la letteratura di genere, un altro conto è la carta straccia.
Beh! Il primo mi era piaciuto molto, Pitt era meno, come dire irritante e saccente, però resta un buon libro per qualche ora in compagnia di Dirk.