-Si comincia a servire il tè. Un cameriere con la giacca bianca da barman passa un largo vassoio colmo di dolci rotondi e spessi, con marmellata nel mezzo. Come è conveniente, mi servo prendendo, senza scegliere, quello che ho a portata di mano. E' proprio il più piccolo, ed io ne ho piacere perchè non ho tanta voglia di mangiare. Mordo il dolce, la marmellata comincia a sgocciolarmi sul mento e il cameriere s'avvicina. Colloca (come si farebbe con un catino da barba) il vassoio proprio sotto il mio mento per impedirmi di sporcare il vestito se la marmellata, che già insudicia il basso del mio vestito, dovesse colare ancor più giù. Poi, con le dita, mi schiaccia in bocca il resto del dolce. E' la goccia che fa traboccare il vaso. Preso da un accesso d'ira mi alzo, faccio qualche passo verso il centro della sala e grido: "Dove siamo, qui?", esclamazione seguita da una protesta indignata contro simile ingozzamento: mi si tratta come un animale? Siamo forse in una foresta selvaggia? Ben presto il mio "dove siamo" prende un carattere amletico. Ripeto la mia domanda con un tono smarrito, come se, in preda a una vertigine metafisica, io fossi impazzito. Scorgo allora, in un angolo, una scala di pietra che si sprofonda scoscesa. Molto stretta, è rischiarata da finestre a vetrate. Sto per precipitarmi a capofitto per questa scala, per finirla, fracassandomi il cranio sui gradini quando Z. (svegliata dal suo sonno reale dai miei conati di grida) mi rivolge la parola e mi sveglia-
...Continuacopertina:
rené magritte, _l'empire des lumières_ (part.)
a georges bataille
che è all'origine di questo libro
ETà D'UOMO
- introduzione: la letteratura considerata come tauromachia
- 1. personaggi tragici
- 2. antichità
- 3. lucrezia
- 4. giuditta
- 5. la testa di oloferne
- 6. lucrezia e giuditta
- 7. gli amori di oloferne
- 8. la zattera della medusa
NOTTI SENZA NOTTE
e alcuni giorni senza giorno
epigrafe:
le rêve est une seconde vie
gérard de nerval