La filosofia per l'uomo annunciata da Feuerbach conduce all'elaborazione di un'etica eudemonistica. Il suo ultimo scritto, composto nel 1868 e pubblicato postumo con il titolo Zur Moralphilosophie, riabilita, in contrasto con Kant e con i grandi filo La filosofia per l'uomo annunciata da Feuerbach conduce all'elaborazione di un'etica eudemonistica. Il suo ultimo scritto, composto nel 1868 e pubblicato postumo con il titolo Zur Moralphilosophie, riabilita, in contrasto con Kant e con i grandi filosofi speculativi tedeschi, il principio di felicità e ne fa il fondamento della morale. Una volontà separata dall'impulso a essere felici è giudicata una pura invenzione del pensiero, senza alcun contenuto. L'autonomia morale kantiana, basata sulla pura ragione, si risolve in una violenza fatta alla propria natura. I doveri verso gli altri possono essere spiegati, invece, a partire dal desiderio di felicità dell'individuo, che non si appaga esclusivamente del proprio benessere ma mira al tempo stesso a una felicità comune. La coscienza non è un potere trascendente, ma interiorizza le richieste dell'istinto di felicità dell'altro. ...Continua Nascondi