📝 Romanzo del 1953 che ho trovato estremamente interessante anche per la visione del futuro dalla prospettiva degli anni 50, in piena guerra fredda e timori di apocalisse nucleare.
Da leggere in coppia con 1984: colpiscono le analogie, e come sempre con i più bravi narratori di fantascienza, sorprende la capacità non tanto di prevedere il futuro, quanto di coglierne le possibili derive.
Da leggere assolutamente.
📕 In un'allucinante società del futuro si cercano, per bruciarli, gli ultimi libri scampati a una distruzione sistematica e conservati illegalmente. Il romanzo più riuscito del celeberrimo scrittore americano di fantascienza.
📖 Dobbiamo essere tutti uguali: non tutti nati liberi e uguali, come dice la Costituzione, ma tutti resi uguali. Ogni uomo deve essere l’immagine degli altri, perché allora tutti sono felici, non ci sono montagne che li fanno tremare, cime con cui devono confrontarsi. Ecco perché un libro è come un’arma carica nella casa del vicino. Brucialo, togli le munizioni dall’arma. Entra nella mente dell’individuo. Chi può dire quale sarà il bersaglio di un uomo colto?
📖 Se non vuoi che qualcuno sia politicamente scontento, non fargli sapere che la questione ha due aspetti: digliene uno soltanto e non si preoccuperà. Meglio ancora, non dirgli niente.
📖 Dai alla gente concorsi a premi in cui basta conoscere le parole delle canzoni più famose, le capitali degli stati o quanto granturco si è prodotto l’anno scorso nello Iowa. Riempila di informazioni innocue, rimpinzala di tanti “fatti” e si sentirà intelligente solo perché sa le cose. Loro crederanno di pensare, avranno l’impressione del movimento anche se non si muovono affatto.
📖 «Quelli che non sono capaci di costruire finiscono per dar fuoco alle cose. È una verità antica come la storia e come la delinquenza giovanile.»
📖 Chi è il perfetto idiota? Chi è saggio solo un po’.
📖 Ricorda che lui appartiene al peggior nemico della verità e della libertà, il gregge compatto e insensibile della maggioranza. Dio, la tremenda tirannia della maggioranza.
📖 Tutti dobbiamo lasciare qualcosa, quando moriamo.
letto per la "reading challenge 2021" categoria 39 " un libro che ti sembra abbiano letto tutti tranne te"
Letto subito dopo aver letto e apprezzalo "La strada" di Cormac McCarthy
anche questo sui miei scaffali da tanto e ora mi sembrava il momento giusto.
Scritto all'inizio degli anni cinquanta e quanto mai attuale e profetico.
Non sembra lontana una società dove la gioia e la felicità sembrano essere l'unico obiettivo e per ottenerlo cosa c'è di meglio da fare se non starsene chiusi in casa dove la tecnologia ha preso il posto del dialogo e della comunicazione, dove i libri vengono tutti bruciati per non permettere a nessuno di porsi domande, di immaginare altri mondi possibili.....e la cosa più allucinante che Bradbury scrive è che nessuno ha imposto tutto questo, non uno stato dittatoriale e allucinato ma una logica conseguenza al volere di tutti per cui chi poi governa si è adeguato e ha cavalcato l'onda.
Per fortuna nulla è perduto c'è sempre chi poi delle domande se le fa : “Non le bastava sapere come si fa una cosa, ma voleva sapere perché.”, e non importa se questo ti crea tormento e disagio...............vale la pena combattere per un mondo migliore .......
Semplicemente unico, da leggere assolutamente
Credo di avere un problema di fondo con questo genere di libri. Non mi prendono! Per quanto questo sia molto interessante per l'argomento trattato, sia scritto bene, ci porti a riflettere...a me non è piaciuto. Mi spiace dirlo, visto il successo del romanzo e tutte le ottime recensioni, ma ho trovato interessante solo la parte finale. Per quanto l'idea di un società del genere sia raccapricciante, alcune pagine mi sono sembrate confuse e i protagonisti non mi hanno entusiasmato. Più in generale, direi che non riesco ad apprezzare i libri "corti".
...Continua