Lo sapevo. Avrei dovuto secondare quell'indugio muscolare, il presago intirizzimento che pervadendomi la mano, assai più lungimirante, mi ha visto esibirmi dinanzi allo scaffale degli sconti del 20% nella nota danza dell'indecisione.
"Il tuo amico te l'ha consigliato" sibilava il senso comune, ", e lui ha accolto di buon grado, e con reiterato successo, i tuoi consigli libreschi così tante volte che potresti anche tu, diffidente come sei, cedere per una volta ad occhi bendati". Intanto la mano sdegnata vibrava di repulsa.
Ed ora che, appena a pagina 67 delibero che la vita sia in effetti troppo breve per gettar tempo in letture offensivamente insulse e sistematicamente sciatte, debbo darle ragione, lei gongola a pugno serrato con ghigno nocchiuto.
Il titolo "Follia" non fa riferimento al contenuto del libro (che altrimenti avrebbe dovuto doverosamente intitolarsi "Idiozia" o "Estrogenia"), ma al cimento dell'incauto lettore.
Il romanzo si presenta come l'anamnesi psichiatrica di una criminosa infatuazione adulterina, ma in brevissimo tempo (poiché la scrittura galoppa manco fosse inseguita da una muta di mastini idrofobi) non solo ci si accorge che, lieve sfarinata di tecnicismi psicologici a parte, il catino in cui si mettono a mollo i calzini sporchi vanta maggior profondità se non veri e propri abissi, ma ho temuto addirittura di essere inciampato nel memoriale trapunto di fantasie erotiche di una casalinga frustrata, nutrita e ingrassata del linguaggio vuoto e veemente di romanzetti rosa e riviste mondane.
Non potrei definirlo una delusione giacché nessuna aspettativa è stata delusa. Semmai sono io, dopo anni di letture alle spalle, che ho deluso me stesso nel secondare altri anziché l'istinto.
Mai più dubiterò di te mia cara mano. Mai più.
...ContinuaL'amore travolgente, quello che ti scombussola il corpo e la mente, che accende ogni tuo senso.
Stella desidera un amore così ma suo marito Max è un uomo freddo e razionale, poco interessato al sesso e alla vita coniugale.
Max è uno psichiatra al quale viene dato l'incarico di lavorare presso un manicomio criminale e in questo luogo Stella fa la conoscenza di Edgar, un paziente del marito condannato per aver ucciso barbaramente la moglie.
Tra Edgar e Stella nasce una forte passione che sarà distruttiva per lei e la sua famiglia.
Questa è la storia di una passione devastante fra due anime, una passione che diventa per loro l'unica ragione della loro esistenza.
Il personaggio di Stella colpisce per il suo doppio volto, da una parte una donna talmente affamata d'amore da cadere vittima di una storia che fin dall'inizio sapeva che non le avrebbe portato solamente dei guai, dall'altra la cinica traditrice che non si cura nemmeno del benessere di suo figlio e trovo che il suo gesto finale, seppur nella sua tragicità, sia la soluzione a tutti i suoi intimi tormenti.
Un romanzo intenso e coinvolgente sulle debolezze e sulla fragilità umana, sull'amore cieco che rende folli.
Lo consiglio.
"Ecco cos’era diventata la notte, per lei: un viaggio nell’orrore. L’ombra si allungava, svaniva sempre più tardi, impregnava le prime ore del giorno col suo fetido retrogusto psichico."
...ContinuaBel libro, ti porta fino alla fine del libro con la smania di sapere che fine farà lei, la sua storia d'amore, il suo delirio, il suo amante.
Non do 5 stelline solo perchè mi aspettavo un finale diverso, più psicopatico della fine che fa lei, più articolato.
Sarebbe bello anche leggere la storia dal punto di vista di Edgar, questa la sensazione che mi ha lasciato il finale del libro, forse voluto...chissà...
Parte come un romanzo elegante e ben scritto di bella vita della borghesia medica (psichiatri) inglese e, lentamente, si trasforma in una storia di ossessioni e degrado, senz amai perdere stile o il piglio elevato che lo contraddistingue.
Pagine gentili come velluto scavano la psicologia (e la malattia mentale) dei personaggi, di tutti, sia i diretti interessati che dell'io narrante, che si rivela con le scelte, le opinioni e gli sbagli.
"In cosa credi che consista il tradimento? Nell'andare a letto con qualcuno o nella possibilità, andandoci, di distruggere la felicità di qualcun altro? Non è mai il fatto nudo e crudo, sono le conseguenze che avrebbe se si venisse a sapere. L'atto in sé è insignificante"
...Continua