L'ultimo libro scritto da Asimov sul "ciclo" e risente, come dire, della pressione editoriale. Il libro ha meno spunti interessanti degli altri e perde anche un po' di piacevolezza nella lettura. Capisco le difficoltà di dover incastrare tutti gli episodi con i libri precedenti, ma probabilmente se letto da solo non riconoscerei l'autore, non ha il suo tocco
...ContinuaQuesto è stato l'ultimo dei 14 libri della Fondazione che ho letto in ordine cronologico e tornando indietro li rileggerei con lo stesso ordine, che è stato (quasi) anche quello con cui Asimov li ha scritti.
Ecco, questo se lo poteva risparmiare. Il libro è frammentato, sembra una raccolta di racconti, neanche troppo collegati tra loro. Ho faticato tantissimo a leggerlo. L'ho interrotto e ripreso più volte.
L'autore l'ha scritto solo per le domande pressanti dei fan che volevano di più, ma a mio parere sarebbe rimasto benissimo senza i "prequel" del Ciclo.
Se si prova a fare una ricerca su Google, e si inizia a scrivere Ciclo della, appare subito anche la parola Fondazione. E forse questo riassume meglio di qualsiasi commento qual è la fama e il valore di questi libri di Asimov. Non saprei aggiungere molto altro se non che andrebbero però letti nell’ordine in cui sono stati scritti da Asimov e non nell’ordine cronologico della finzione narrativa. Questo perché i primi tre libri sono davvero “strepitosi”, mentre gli altri tendono soltanto ad “aggiungere” particolari ad una epopea fantascientifica già ben definita dai tre romanzi principali. Il Ciclo della Fondazione è una grande idea. Asimov è un grande autore, dotato di grande speculazione scientifica e capace di tramutare in racconto metaforico e allegorico la storia dell’uomo in maniera positiva. Quando la fantascienza aiutava a sognare.
...ContinuaSecondo prequel alla trilogia della fondazione, con protagonista Hari Seldon. Altri personaggi: Eto Demerzel, Raych Seldon, Cleon I, Dors Venabili, Wanda Seldon, Stettin Palver.
Hari seldon muore. Eto Demerzel (in realtà r. Daneel Olivaw) scompare alla fine della prima parte e ricompare solo ai funerali di Hari Seldon. Wanda, Stettin e altri di cui si scoprono i poteri mentalici scompaiono dando vita alla seconda fondazione. Breve epilogo in cui Hari Seldon parla in prima persona prima di morire.
Ancora citazioni dell’Enciclopedia Galattica su concessione della Società Editrice Enciclopedia Galattica, formula carina già usata nel libro precedente.
È un libro di collegamento e si sente, almeno io ho avvertito un po’ di faciloneria nei passaggi, o semplicemente è l’ultimo libro di Asimov, ormai anziano e malato. Sempre poco convincente la faccenda della psicostoria. Comunque una lettura piacevole.
Sicuramente hanno combinato qualche pasticcio al momento di mandare in stampa e alcuni capitoli non sono nell’ordine giusto (Seldon dice di avere settant’anni e dopo un po’ ne ha 67, incontra per la prima volta un personaggio ma l’aveva già incontrato qualche pagina prima...).
Dodicesimo libro della saga che comprende il ciclo dei robot, dell’impero e delle fondazioni (già letto nel 1993, ma non ricordavo nulla).
Settimo ed ultimo capitolo della saga della Fondazione: capitolo, senza dubbio, inferiore ai precedenti, però comunque ha il suo perchè. Primo perchè chiude il cerchio, tutto viene spiegato, tutti i personaggi vengono caratterizzati per una chiara comprensione della storia. Secondo perchè appena si leggono i trafiletti tratti dall'"Enciclopedica Galattica" come si fa a non proseguire con la lettura. Terzo perchè lo stile di Asimov è ineguagliabile, ha una scrittura talmente delicata, accogliente e poetica che non si può non essere colpiti. Ed in ultimo, questo capitolo è stato pubblicato postumo... ed alla fine mi sono chiesto:"Hari Seldon = Isaac Asimov?" :-D
...Continua