racconti cupi, questo è il libro di esordio di Kennedy e il suo più duro, sono storie tristi certo, di un lugubre che solo uno scozzese potrebbe partorire, ma soprattutto sono storie di sconfitta e di rassegnazione, di cose che sono andate male e non possono che peggiorare o che, essendo andate così, spiegano perchè il tutto deve essere così pesante e doloroso a trascinarsi...ma poi nelle raccolte successive un pochino di luce si vede, no, forse era un riflesso
...ContinuaLa primo approccio con A. L. Kennedy dissi che secondo me la scrittrice scozzese avrebbe reso maggiormente nel formato racconto. Non che Day non mi fosse piaciuto, anzi, era, ed è tutt’ora, un romanzo assai godibile, da consigliare, ma lo stile e i temi lasciavano presagire un risultato migliore affrontando il “tragitto” breve. Per questo motivo, oltre al fatto che Day appunto mi era piaciuto, ho comprato questo Geometria notturna esordio di A. L. Kennedy sotto forma di raccolta di racconti. Quindi?
Quindi il giudizio è sempre buono e il formato racconto in effetti giova alla Kennedy che anche in poche pagine riesce a delineare personaggi e situazioni dipingendo tutto quanto con abilità e senza essere mai banale. I racconti sono racconti appunto notturni, dove la geometria del titolo sta a significare la posizione e l’incastro di due corpi addormentati, e racconti di violenze domestiche, tra genitori, padri e madri, sentite di nascosti da parte dei figli e spesso voci narranti. Tutti questi mischiati in susseguirsi vicende e ricordi e descrizioni, non separati in sezioni o in divisioni nette ma miscelati in modo da rendere la raccolta assai ben omogenea, sia per i temi trattati che per gli stili utilizzati.
A. L. Kennedy si conferma perciò una bella scoperta, sbucata dal nulla in forma di regalo di natale (un bel gradito regalo di natale!) e che senz’altro vale la pena di approfondire con altre letture e godibili racconti, siano questi brevi, corti o lunghi. Magari ci fossero mille altre Kennedy capaci di bussarti addosso utilizzando un libro misurato e particolare come questo: Geometria notturna, ovattato quel tanto da farti pensare di averlo avuto dentro da tantissimo tempo e di non essertene mai accorto.
tatto, femminile, essenziale. in più punti ho pensato di trovarmi davanti ad una versione donna di carver.
Il racconto più bello è quello che dà il titolo alla raccolta. Gli altri sono piacevoli, ma, a dire la verità, niente di sconvolgente. La raccolta è una cittadina di cui ogni racconto è una casa, una coppia, una famiglia, e ogni storia è chiusa in se stessa, come in una prigione di aberrante normalità.
...ContinuaIl primo racconto è il migliore. Poi altri, davvero belli. E alcuni invece li ho saltati dopo poche pagine.
le 3 stelline sono per la discontinuità.