Dopo “God Emperor of Dune”, Herbert riprende uno stile più vicino ai primi tre libri ma, nonostante l’universo descritto si estenda a nuovi pianeti e nuove fazioni, questo (quinto) capitolo resta a mio giudizio inferiore rispetto i precedenti: descrizioni troppo superficiali dei personaggi, tanto da farli apparire di cartone. I capitoli finali sembrano essere stati scritti di gran fretta, usando l’escamotage del flashback/descrizione a posteriori.
...ContinuaGli eretici di Dune (1984) di Frank P. Herbert è il quinto episodio della saga iniziata circa vent’anni prima con il capolavoro Dune (1965), il più grande connubio che si sia mai operato a livello letterario fra fantascienza ed epica. Apparentemente, anche questo volume non si distacca dai precedenti in termini stilistici: capitoli di grandezza omogenea, non numerati e introdotti da citazioni estrapolate da testi immaginari, compresenza di più punti di vista all’interno di uno stesso capitolo, ecc.
La storia de Gli eretici di Dune riparte millenni dopo i fatti raccontati nel precedente volume della saga, L’imperatore-dio di Dune (1981). Il tiranno Leto II è morto. Con la sua scomparsa si sono verificate tre cose.
Uno: l’Impero che dominava nel nucleo centrale della galassia si è dissolto.
Due: il martirio del tiranno ha indicato ai fedeli il Sentiero Dorato da percorrere per i successivi 3.500 anni (cioè fino a quando comincia la storia del presente volume).
Tre: ha avuto luogo la Dispersione, ovvero l’emigrazione dell’umanità dal centro della galassia sino alla sua lontana periferia.
Cosa succede adesso? Alcuni coloni che hanno espanso l’umanità stanno facendo ritorno a quello che un tempo era il centro dell’Impero, in particolare stanno per rientrare le crudeli Matres Onorate, un numerosissimo mix della psiche delle Bene Gesserit e della potenza delle Ittiointerpreti...
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[...]In Gli eretici di Dune, vediamo tornare l’azione e i colpi di scena, il continuo nascondersi e scappare dei vari personaggi inseguiti sempre passo a passo dalle Matres Onorate, rendono la narrazione avvincente e mantengono viva l’attenzione pagina dopo pagina. La fuga ci fa esplorarevari aspetti di Gammu e scopriamo dei dettagli interessanti sul pianeta, su come era strutturato e come sia cambiato dopo la dipartita degli Harkonnen, scopriamo anche un po’ della sua società e di come vivano le persone comuni che sono in qualche modo coinvolte nella fuga di Duncan e degli altri personaggi. Ci vengono svelati alcuni nuovi poteri delle Bene Gesserit e alcuni omologhi poteri delle Matres Onorate, così simili eppure così differenti rispetto alla Sorellanza. Ci possiamo fare anche molte domande su come la lontananza di coloro che hanno aderito alla Dispersione si siano evoluti in modi così differenti dalle persone rimaste nell’impero, e scopriamo anche alcuni dettagli, appena accennati, su usanze e luoghi che si trovano al di fuori dell’Impero che ti fanno solo immaginare quali meraviglie si nascondano nei numerosi mondi che si trovano al di là del confine noto, come se già non ci fossero così tanti luoghi e storie da scoprire all’interno dell’Impero stesso. Quindi potenzialmente si espande infinitamente l’universo di Dune che già ha un potenziale enorme.[...]
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Gli eretici di Dune è il titolo del quinto episodio della saga di Frank P. Herbert. Finito di leggerlo da qualche ora, mi rimane un po’ di confusione. È “parecchio” diverso rispetto ai primi quattro. Anzitutto le azioni, gli eventi non avvengono su Dune, e già solo per questo si stenta a riambientarcisi: e ci sono un sacco di nuovi personaggi, e quasi nessun punto fermo rispetto ai precedenti. Il salto pare fin troppo grande soprattutto all’inizio, anche se alla fin fine un poco ci si fa l’abitudine.
Così ci si ritrova tra paesi veri e propri, invece di stare in mezzo al deserto. I Fremen vengono solo citati come popolo antico ma non sembrano esistere più (come i beduini). E sono in fondo trascorsi 3500 anni dal quarto episodio. La strada indicata da Leto II non è poi tanto chiara e ci sono quelle pazze stronzette che sembrano le Amazzoni del futuro, guerrafondaie, dominatrici sessuali degli uomini, e spacciatrici, che ti fan solo innervosire. Parlo delle Mattres Onorate, chiamate anche “Puttane”. Murbella, a parte.
A tal proposito mi ha riportato alla mente il libro “Sirene” di Laura Pugno (a causa dello sfruttamento sessuale di uomini addestrati o incastrati da loro, e perché vengono citate vasche di allevamenti e... niente mi sono venute naturali delle sovrapposizioni).
In fondo, l’impressione finale coincide con il contenuto del libro, cioè con il messaggio che viene secondo me veicolato: il caos generato dall’egoismo, da sistemi concentrici, da comportamenti che portano all’autodistruzione, a causa di una mancanza di visione “moralistica”, o perché privi di una guida forte.
Insomma noi lettori veniamo a perdere la via maestra, tanto quanto l’hanno persa i protagonisti.
CITAZIONI:
Cioè, parliamone: “Per la Santa Roccia di Dur” 😅 esclama Murbella nel quinto episodio di Dune dopo un gran bell’orgasmo procuratole da Duncan, il quale a distanza di centinaia di pagine pare essere il vero protagonista di tutta la saga. Protagonista, peraltro, ben dotato, pare... e interpretato nel film da un certo Jason Momoa.
(Anche se la descrizione dell’amplesso fa un poco sorridere, più che solleticare l’immaginazione).
Devo aggiungere alla lista dei film che un giorno vorrò vedere, anche questo... la chiamo curiosità. ^_^
Per ora ho avviato il sesto, cioè l’ultimo della saga e devo dire che per ora - e non ho motivo di temere smentite - questa immensa storia è incredibile! Di grande immaginazione e ingegno. Ma non solo. E ringrazio chi si spende per parlarne tanto.
Questo libro mi ha fatto ben sperare all'inizio di avere qualche spiegazione in più sulla Via Aurea vista da Leto e su queste specie di streghe delle Bene Gesserit, invece ancora una volta mi sono ritrovata in un colossale intrigo tra Theilaxu, Bene Gesserit e le nuove arrivate sulla scena, le Matres Onorate; tutto un gran casino, a mio parere sfuggito di mano ad un certo punto pure allo scrittore, che mi ha lasciato tanti interrogativi ancora aperti e che probabilmente non si chiuderanno mai. Insomma una bella confusione!
Non riesco, proprio non riesco ad abbandonare un libro,soprattutto se poi mi viene regalato e quindi, a colpi di sbadigli, ho proseguito fino a quando non rispunta sulla scena colui che mi sta facendo continuare questa serie : Duncan Idaho con la sua ennesima versione (leggere i precedenti libri per saperne di più). Là dove c'era Siona, ora c'è Sheena che tutti vogliono disperatamente per il suo potere con i vermoni della sabbia, parti del Tiranno o Gran Dio del precedente volume (anche qui leggere il libro per capire qualcosina è essenziale). Poi c'è Odrade, una Bene Gesserit che ammetto mi ha stupito alla fine quando ha capito finalmente quale era il piano della Reverenda Madre di questa specie di setta di streghe. Dato che, alla fin fine, è tutto un gran casino di genetica, mi ha fatto piacere ritrovare sulla scena anche vecchi personaggi con nuovi nomi che però ricordano tutto (sempre per il concetto della prescienza).
E le Matres Onorate, praticamente una costola eretica delle Bene Gesserit, si possono definire tutto,tranne che poco furbe ( il succo del vero potere ce l'hanno proprio loro, altro che la famigerata "spezia" visto che le altre hanno deciso di spegnere completamente i sentimenti umani e proseguire nei loro intrugli genetici).
Negli ultimi capitoli ci viene presentato,in modo molto caotico, anche qualcosina di alcuni mondi, che secondo me sono davvero interessanti, dove naturalmente ruota tutto intorno al Potere, ma finalmente ci sono elementi di fantascienza veri e propri.
Sinceramente, non ho capito bene se finisce questa storia perché un personaggio è ancora lì che sta vagando, o se lo ritroverò nell'ultimo volume; un altro ha tirato le cuoia che manco me ne sono accorta, viene spiegato così, en-passant, tra un capitolo e l'altro.
Nel complesso, sostengo che questa serie continua ad essere molto particolare, a tratti molto "womens power",ma assolutamente non di facile lettura. Per fortuna mi manca l'ultimo volume,ora faccio un intervallo e poi lo inizio.