... più impegnativo perché focalizzato su quel che sarà di noi Sapienza. Concetti un po' astratti, a tratti anche inquietanti, espressi sempre con gran lucidità e a differenza dell'altro saggio, Sapiens. Da animali a dei, la scrittura qui sembra più "accademica" e meno divulgativa. Ciò non intacca la qualità del testo e della visione che ha Harari del mondo che (chissà) verrà
...ContinuaCome Sapiens e più di Sapiens, un saggio assolutamente da leggere. Molto prima di The Social Dilemma c'era Yuval Noah Harari ad accendere di terrore gli incubi tecnologici delle poche persone non ancora lobotomizzate da TikTok e Instagram.
Le cose che dice sono talmente ovvie e sotto i nostri occhi che ci si stupisce di non averle capite, ma questo è solo perché Harari ha il dono della lungimiranza e la capacità di vedere sempre e comunque "the bigger picture". Assolutamente illuminante e geniale per il modo in cui riesce a mettere tutto in prospettiva e a ribaltare l'ovvietà della costruzione logica delle cose ponendo semplici domande e facendo esempi di vita quotidiana ai quali non si può non trovare una vicinanza, un nesso.
Bella esperienza leggerlo anche in inglese, immaginando la voce simpatica e brillante dell'autore, pensatore ormai di culto quasi come Alessandro Barbero.
Un libro a sé ma che può essere la prosecuzione del precedente "Da animali a Dei" dello stesso autore. Una visione chiara dell'idea che l'autore ha della direzione che prenderà l'umanità nel prossimo e lontano futuro. Ottimo per capire molti aspetti della società attuale e di cosa è l'animale uomo.
...ContinuaAvendo assicurato livelli senza precedenti di prosperità, salute e armonia, e considerando il nostro passato e i nostri attuali valori, è storicamente presumibile che i prossimi obiettivi dell'umanità saranno il divenire immortali, l’essere felici e il perfezionare la propria divinità.
L’immortalità sarà perseguita tramite ingegneria biologica, ingegneria cyborg e creazione di esseri senzienti non organici. La felicità sarà perseguita interagendo chimicamente con l’origine della felicità stessa, che come tutte le sensazioni, le emozioni e i desideri altro non è che un algoritmo biochimico. L’upgrade da esseri umani in divinità non riguarda vaghe qualità metafisiche, ovviamente, ma il nostro potere di manipolazione di esseri viventi e ambiente.
Studiare la storia, scrive Harari, ha lo scopo di allentare la morsa del passato. Ci permette di iniziare a notare possibilità che i nostri antenati non potevano immaginare. Osservando la catena accidentale degli eventi che ci hanno condotto qui, possiamo renderci conto di come i nostri stessi pensieri e sogni abbiano preso forma - e possiamo iniziare a pensare e sognare in modo diverso. Studiare la storia non ci dirà cosa scegliere, ma almeno ci offrirà opzioni che, se ignorassimo da dove veniamo, non potremmo nemmeno riconoscere.
...ContinuaOttimo come il precedente fino alla metà. Dopo si fa prendere dal pessimismo