Per essere una storia per bambini l'ho trovata piuttosto cupa e triste.
Vero è che l'autrice è svedese.
Premio Andersen 1964.
Ho apprezzato le numerose descrizioni della natura .
"...( Le nuvole) Sembrano degli agnellini bianchi che vanno a brucare nel pascolo del cielo,.."
"... (nella stanza) penetrava a fiotti la luce della luna; il suo freddo raggio azzurro tagliava impietosamente le tenebre, ..."
Una storia ben narrata, con personaggi interessanti (come Svolazza Beltempo e il suo corvo) e tanti dettagli che insieme alle immagini rendono più vividi i luoghi e le atmosfere.
Segnalo il tema della bellezza di un desiderio in quanto tale, che non deve necessariamente essere esaudito per dare gioia: fa sognare.
Le frasi finali mi hanno deluso un po', mi aspettavo qualcosa di più memorabile o che mi colpisse di più.
L'ho letto parecchi anni fa e ne sono rimasta affascinata. Lo ricordo come un sogno che entra nella profondità della psiche umana. Quei bambini e quello specchio: quanto mistero e quanta verità!
Ogni tanto mi ritrovo a pensarci e vorrei rileggerlo. Credo non sia più in commercio, dovrei cercarlo nelle biblioteche.
Quanti splendidi ricordi associo ogni volta, a questo splendido racconto!
Non ricordavo neanche più di averlo mai letto. Ed è un peccato.
Ora vagherò per la mia libreria alla sua ricerca.
Solo una parola per descriverlo e èper invogliarne la lettura: metraviglioso.
...ContinuaUn romanzo fantastico pieno di magie e di personaggi straordinari, che racconta del rapimento di Pietro e Chiara, i due figli del mastro vetraio, da parte del misterioso Sovrano della Città dei Desideri. I bambini dovrebbero rallegrare la sua sposa, ormai incapace di desiderare, e finiscono per vivere tristemente, in un perenne oblio. Ma a liberarli ci, penserà la buona strega che vive sotto il ciliegio, dopo una grande battaglia con la loro guardiana, Nana l' orchessa. E tutto finirà bene, come in ogni fiaba...
...Continua