siamo stati spinti all'improvviso in un acqua gelida che attacca il nostro corpo come una pioggia fittissima, ma ci avvicina all'urgenza di sentirci salvi. si ma salvi da cosa?
la psicanalisi, la poesia e il materialismo che dialogano e tutt'è tre hanno ragione sono complementari, diventano indispensabili l'un l'altro. quest'antologia comprende nomi serpentini che cercano di arrotolarsi attorno all'onirico presente per provare, sempre provare a spiegare questo presente che non coincide con il verbo.
e versi come: il cadavere eccelso berrà il vino nuovo - e ancora - prendendosela particolarmente comoda, il bimbo con la conchiglia ascoltava la pazienza del silenzio - ecc.
compaiono immagini che si nascondono non dietro ma dentro le parole, nella loro pronuncia e a volte nel loro pensarli tali.
il surrealismo è stata la più bella dittatura che si può augurare all'arte ed anche agli uomini. perché cercava le scintille nelle mani, faceva nuotare l'aria nei nostri respiri, accendeva fiammiferi di ghiaccio e vedeva l'amore come una fontana dalla cui bocca sorgevano tutti i climi che su una barca accompagnavano le passioni.
un mondo dove in una tazza di caffé si poteva vedere la crema del cosmo (vedi j.l.godard), un tempo dove la memoria era sempre arrivo, sempre riflesso.
i nomi degli autori antologizzati sono quelli del secolo, alcuni sono riusciti a bucare le gomme alle fandonie dei primi cinquantanni, con i sogni, con la scrittura e questo oggi è quasi improbabile. è come, si potrebbe dire, se all'epoca si combatteva con l'infinito ed oggi con l'indefinito.
allora il delirio era chiaro, oggi è superato dall'identico vedere del corpo, dal sembrare quello, dal rimpianto di non esserlo.
che mondo surrenale!
un consiglio!
scegliete quello surreale fa passare le malattie perchè ci spiega l'origine e come si sono sviluppate.
ricchissimo anche l'apparato iconografico.
La lettura dei surrealisti è un'esperienza totale...il tentativo di giungere ad una lingua pura, libera dai vincoli della ragione!
Nel cielo grigio degli angeli di maiolica / Nel cielo grigio dei sighiozzi soffocati / nel ricordo di quei giorni di Mayence / nel Reno nero piangevano ragazze fate. ( Aragon )