Terzo volume della trilogia di distopica di Tahere Mafi (tra parentesi, sapevate che è la moglie dello scrittore Ransom Riggs, quello di "Miss Peregrine?" Amo queste "relazioni letterarie! *_*). Mi ha colpita meno del precedente per alcuni aspetti un po' inverosimili che però vengono per fortuna in parte chiariti nel volume successivo appena pubblicato in inglese, "Restore me".
...ContinuaAvete presente quando state leggendo un libro e non riuscite a staccarvi?
Avete presente quando talmente immersi che perdete la cognizione del tempo che passa?
Che ti ritrovi a doverti staccare letteralmente a forza dalle pagine, perché devi andare a cenare o dormire? E mentre sei li che mangi o che cerchi di dormire, non fai altro che pensare alle pagine del libro?
Ecco, questo mi è successo con “Ignite Me” di Tahereh Mafi. Proprio questo.
Ancora sono arrabbiata con la Rizzoli per averci messo così tanti anni a finire di pubblicare questa bella storia, che doveva essere solo una trilogia e invece è diventata una saga, di cui aspetto già il prossimo.
Una lettura scorrevole e veloce, appassionante.
Allora, io il personaggio di Juliette l’ho sempre amato eh. Amo la sua forza, il suo non arrendersi mai, anche quando lei crede di averlo fatto. Mi piace il suo vedere il bene nelle persone, anche se a volte lo vede anche dove non c’è, secondo me.
Comunque, durante “Unravel Me” non mi è piaciuta molto, si è comportata un po’ male. Non volontariamente, perché non mi sembra il suo modo di fare. Però anche se involontariamente, con le sue bugie che lei credeva di dire per proteggere Adam, non ha fatto altro che ferirlo di più. Se avesse detto certe cose subito, forse le cose sarebbero andate diversamente. Ammetto che in alcuni momenti l’ho davvero odiata, ma poi alla fine l’ho perdonata. Ha un potere troppo figo anche! Cioè, wow! Lo vorrei! *-*
Adam, l’ho sempre amato come personaggio e sempre lo amerò. In molti non l’hanno capito e l’hanno criticato senza capire. Non è perfetto, non ha mai detto di esserlo. E mi piace anche per questo. Ha fatto i suoi errori come tutti, ma ha passato una vita difficile. Tutti si concentrano su Warner, ma nessuno si ferma a pensare che Adam ha passato l’inferno. Per fortuna poi anche Warner lo comprende.
Kenji. Oh Kengi, chi non lo ama? Altro che Team Adam o Team Warner, Team KenjI! *-* cioè, dai, l’ho amato fin da subito è troppo forte. Un personaggio meraviglioso, davvero. Difficile non amarlo. Molto difficile. Poi sarebbe un amico eccezionale nella vita.
Warner, l’ho letteralmente odiato per due libri e un terzo, più la sua novella. E d’improvviso, ad un certo punto l’ho odiato perché mi rendeva difficile odiarlo. Lo so, è un controsenso. Eppure è così. Non lo odio più. Ho capito molte cose, ma ci sono cose per cui non lo perdonerò mai però.
E’ difficile farmi cambiare idea comunque, quindi è tutto dire.
Detto questo, amo moltissimi personaggi, tra cui James. Sono curiosa del prossimo libro.
La fine, per quanto mi piaccia, un po’ mi è dispiaciuto che sembri così veloce la battaglia. Ma penso che questo dipenda dal fatto che sia dal suo punto di vista solo di Juliette. Forse avrebbe dovuto aggiungere un altro pov almeno per la battaglia.
Ammetto che avrei voluto un capitolo o due in più per la battaglia. Ma a parte questo, mi è piaciuto tantissimo questo terzo volume. Si è ripresa molto ai miei occhi questa trilogia che è diventata una saga. Perché con “Unravel Me”, ero rimasta leggermente delusa per alcuni comportamenti. Ma con questo, wow!
Diciamo che se devo dare un voto ai tre libri.
Direi:
-Shatter Me (10/10)
-Unravel Me (8/10)
-Ignite Me (10/10)
.
Le due novelle:
-Destroy Me (4/10)
-Fracture Me (10/10)
Avete presente quando percorrete un sentiero ripido di montagna e salite, salite, salite sempre più su, piene di aspettativa, fino ad arrivare in cima al dirupo e poi, di punto in bianco, fate un salto lanciandovi nel vuoto? Ecco, è proprio così che mi sento.
In balia degli eventi. Del tutto e del nulla.
Di troppe emozioni soffocanti che non riesco a gestire.
Come il dolore assordante di Juliette quando crede che tutti i suoi amici sono morti per colpa della Restaurazione. O la sua folle determinazione nel combattere di nuovo con l’aiuto di Warner… per se stessa, per coloro che ama e per tutte le migliaia di vittime innocenti di un sistema crudele. O la gioia di riabbracciare quegli stessi compagni di avventure, per poi progettare assieme a loro un piano un po’ pericoloso per cercare vendetta ed annientare la tirannia una volta per tutte. Nascerà così la più improbabile delle alleanze, tra litigi, incomprensioni, piccole-grandi gelosie, difficili compromessi e vecchi rancori tra due schieramenti in apparenza inconciliabili.
Mi sono esaltata con lei e con tutti loro, mi hanno riempito di orgoglio ed entusiasmo, mi hanno fatto sentire carica come pochi sono riusciti a fare prima d’ora ed è stato stupendo.
Ma l’emozione più grande di tutte nasce dalla confusione di Juliette nello scoprire che l’idea che si era fatta di Warner, forse, era completamente sbagliata.
Cosa succede, cara Juliette, quando scopri che il mostro assassino non è altro se non un ragazzo ironico, tenero, fragile e sensibile? Te lo dico io cosa succede, le barriere che avevi eretto crollano all’improvviso e il caos che ne deriva è fin troppo liberatorio.
E’ una dolce confusione.
E’ un delizioso tormento.
E’ una connessione così sublime e disperata che mi mancano le parole per descriverla.
«E siamo delle virgolette capovolte al contrario
che si aggrappano l’una all’altra alla fine della frase di questa vita.
Intrappolate in vite che non abbiamo scelto.
Credo sia giunto il momento di essere liberi.»
Questo ragazzo le salva la vita in tutti i modi in cui una vita può essere salvata.
Le dà uno scopo, le regala una vendetta, la libera da ogni limite, la fa sentire viva, le permette di credere in se stessa e nel proprio potere. E Juliette non è mai stata così magnifica come in questo libro.
Forse è proprio per questo che cambia anche il suo rapporto con Adam, un giovane logorato dal dolore e dalle perdite, ormai stanco di combattere e consumato dalla rabbia e dalla gelosia. Un ragazzo in cui Juliette non riesce più a rispecchiarsi, un compagno che non è in grado di capirla… o che forse non l’ha mai capita davvero.
Non come Warner. Mai come Warner.
E infine, in mezzo alla sofferenza e alla crudeltà di questa guerra ingiusta, c’è l’ironia di Kenji che brilla come un faro luminoso nella notte più tetra. E la sua amicizia con Juliette è un altro magnifico pilastro di questo libro, uno dei legami più splendidi e genuini che io abbia mai conosciuto. E che mai dimenticherò.
IGNITE ME. Nessun titolo poteva essere più azzeccato di questo. ACCENDIMI.
Perché Juliette si infiamma come la miccia di una bomba pronta a esplodere e diventa un’eroina fantastica (fantastica, fantastica, fantastica) capace di regalarci il miracolo che aspettavamo col cuore in gola. E il fiammifero che ha innescato questo spettacolo si chiama Aaron Warner.
Perché questo libro incendia gli animi con un’eccezionale storia d’amore, di amicizia e di speranza. Dove troviamo sempre una possibilità di rinascita e uno spiraglio di libertà anche in mezzo alle rovine di una guerra spietata.
E tutto ciò ha reso questa saga uno dei gioielli più incantevoli che il mondo distopico potesse partorire.
Perciò non mi resta altro da fare se non dirvi: leggetelo.
Leggetelo.
Leggetelo.
Leggetelo.
...Continua" Le parole sono creature così imprevedibili.
Nessuna pistola, nessuna spada, nessun esercito o re sarà mai più potente di una frase. Le spade possono tagliare e uccidere, ma le parole pugnalano e restano lì, seppellite nelle nostre ossa, e diventano cadaveri che portiamo con noi nel futuro; anche se scaviamo di continuo non riusciamo a strapparci i loro scheletri dalla carne. " ✨
Ignite me è sì un fantasy che parla di esseri dotati di poteri ma è impossibile non notare la sfumatura romance che prende la saga da un certo punto in poi e che sembra praticamente colorare di rosa tutto il terzo romanzo della Mafi.