Questo è il primo Gallery Novel che leggo, ed è stata un'esperienza interessante. L'idea mi è parsa decisamente apprezzabile, anche se tanti disegnatori diversi, che disegnano pezzi diversi di una stessa storia, a volte possono creare un po' di confusione (ma questo è semplicemente un mio dubbio, che non mi ha impedito di godermi le tavole illustrate, decisamente piacevoli da guardare). Trovo veramente interessante guardare come qualcun altro ha interpretato, ha immaginato la storia e i personaggi con cui ci confrontiamo in quel momento. Su questo fronte nulla da ridire, anzi!!! Per quanto riguarda il libro in sè, invece, le cose sono un pochino diverse. La scrittura è scorrevole e piacevole, e questo certo non guasta mai, ma non ho trovato particolarmente coinvolgente la storia, personalmente gli elementi "fantascientifici" tendono a non piacermi molto, e il tutto mi sembrava un'"accozzaglia" di fantascienza, mostri mitologici, e avventura. C'è anche una svista parecchio evidente sul piano temporale, se non ricordo male, dato che un uomo(un rappresentante di farmaci porta a porta) viene ucciso, e il giorno dopo (o quello che sembra essere a tutti gli effetti il giorno dopo) i poliziotti dicono che sulla morte di quell'uomo hanno già smesso di indagare perchè è scomparso da due settimane e non ci sono prove (questo è un riassunto molto stringato, e non è escluso che sia io ad aver frainteso tutto, non lo escluderei a priori). Comunque, riassumendo, le premesse erano veramente buone, ma la lettura di questo libro non mi ha trasmesso nulla, la storia non mi ha coinvolto nè interessato particolarmente. Peccato.
...ContinuaNon so spiegare perché ho collegato quella citazione a questo libro. Forse perché ripenso a Sonia Stefani e al dolore che ha provato e che, volendo guardare, l'ha uccisa.
Questo libro mi aveva incuriosito fin dalla mia scoperta più di un anno fa e sicuramente qualche recensione positiva qua e là , hanno alimentato tutta quest'aura che sembrava quasi dirmi « Ma che aspetti a leggermi? » Ecco, a malincuore devo dire che non m'è piaciuto. Dubito che sia giunta a questa conclusione perché ho terminato la lettura in un noioso pomeriggio . All'inizio mi aveva piacevolmente coinvolto e il fatto ch'io non l'abbia terminato prima è dovuto a vari impegni . Ecco perché mi dispiace dover dire che , oltrepassate le cento pagine, ho sentito come un calo del “ rendimento ” per così dire. Già prima qualcosa non mi convinceva ma da quel punto in poi , ho proprio sentito qualcosa cambiare in peggio. L'eterna lotta fra vampiri e licantropi è una di quelle cose che sono all'ordine del giorno ma l'idea di avvicinarla ad un'ambientazione fantascientifica in un'epoca non così lontana dalla nostra come si potrebbe pensare, rende tutto più suggestivo. Almeno così è parso ai miei occhi.
Lo stile è facile e veloce anche se ci sono degli errori che alla lunga hanno un certo peso sulla lettura e che quindi mi hanno infastidita non poco. Penso che un editing più accurato avrebbe risolto questo piccolo inconveniente.
Purtroppo anche sul fronte personaggi è difficile emozionarsi o immedesimarsi in qualche modo con loro. Certo, si provano dei sentimenti nei loro confronti - seppur di rado nel mio caso anche contrastanti - ma non al punto da emozionarmi per davvero o farmi parteggiare per questo o quell'altro. Alcune volte mi è pure parso che si contraddicessero da soli e che, forse, sentivano anche loro che c'era qualcosa di improbabile nell'aria. Non so ma a me in certe occasioni è parso di voler strafare, rendendo così palbabile il fatto che all'opera si sono aggiunte troppe mani. Il che rende tutto un po' caotico, così com'è stato lo scontro tra vampiri e licantropi.
Gli umani vengono ficcati nella conversazione soldo per portare le prove di una società corrotta ( passatemi il termine ) e succube - probabilmente anche devota - al vile Dio Denaro. Esempio perfetto dell'umano tipo della storia è un qualsiasi Uomo in nero. Se non vado errata sono al solo di varie multinazionali come killer. Certo che se uno me la butta giù così sembra quasi che tutti gli umani sono stronzi mentre i licantropi sono in missione vendicativa per spodestare i Super Cattivi, che altri non sono i vampiri, autoelettisi Divinità Supreme pronte a guidare i mortali. Scenari poco rassicuranti, non credete?
Insomma non mi ha convinta e il finale di certo non mi ha fatto cambiare idea. Nonostante tutto apprezzo comunque l'idea di proporre un finale diverso dal solito Happy Ending di cui ormai siamo succubi.
E' stata altresì una bella esperienza in fatto di gallery novel, in quanto ho scoperto che confrontare l'immagine e l'opinione che un lettore si propone di un personaggio con varie illustrazioni, è un modo piacevole per capire e magari rivedere la propria opinione, non per questo sentendosi in qualche modo “ derubato ” della propria.
Voto: 2 , 5.
...ContinuaMi accingo a recensire una gallery novel che mi ha assolutamente stupito... io leggendo la trama come al solito mi ero fatta un film tutto mio e mi ero immaginata il classico urban fantasy, un pò di fantasy e un pò di "romance"... e invece quando ho iniziato a leggere mi sono ricreduta totalmente. sembra più un libro di fantascienza con un risvolto urban fantasy. Appena la mia testa ha assimilato il dato di questo futuro non troppo lontano nel tempo e altamente tecnologico, mi si è tipo freddato il cervello... io e la fantascienza nn andiamo per nulla d'accordo, ma un attimo dopo ero talmente assorbita dal fascino di questo mondo che potrebbe essere il nostro tra qualche decennio, da rimanerci del tutto incastrata.
Basti pensare che in un giorno ho letto tutto d'un fiato il libro senza riuscire a smettere.
Talmente presa da tutti questi mirabili congegni futuristici, alcuni alquanto inquietanti, mi sono totalmente dimenticata di lupi e vampiri:) però ci sono anche loro e in realtà sono le creature da cui tutto è iniziato e da cui tutto si conclude. Narrativamente parlando l'unico punto che effettivamente non mi è piaciuto è la fine, di cui preferisco non parlare per non togliervi la curiosità di leggerlo. Non è scontata, anzi ma a tratti mi è sembrata un pò troppo affrettata soprattutto per quanto riguarda l'emotività e i sentimenti di Sonia.
Le illustrazioni sono tutte molto evocative, ma da pignola e precisina avrei preferito che ce ne fosse una soltanto a rappresentare la scena, il personaggio o il momento invece che più di qualcuna a capitolo che rappresentino lo stesso momento.
Comunque grazie agli autori per averlo reso disponibile gratuitamente per una lettura.
I protagonisti di questo racconto sono vampiri, licantropi e uomini in nero che devono affrontarsi in uno scontro epocale che deciderà le loro sorti e quella del mondo. Ai personaggi della storia vengono affidati, ogni tanto, commenti su "noi" uomini comuni che, avendo perso il senso della memoria e essendoci abbandonati al consumismo, siamo stati totalmente tagliati fuori dalla battaglia finale.
L'intenzione dei diversi autori coinvolti in questa gallery novel (due scrittori e un collaboratore, 17 artisti-illustratori) è sicuramente interessante: raccontare la vicenda attraverso parole ed immagini. Alla fine di ogni capitolo ci è data,infatti, l'occasione di rivivere le storie e le caratterizzazioni dei personaggi attraverso le diverse interpretazioni degli illustratori.
Fin qui il senso del progetto e l'intenzione degli autori, un discorso a parte va fatto sullo svolgimento della trama. Leggendo i commenti dell'ideatore e curatore della storia ho realizzato che gli autori intendevano rivolgersi,principalmente, ad un pubblico di adolescenti. Capisco quindi la struttura semplice del racconto. La trama però non mi convince ugualmente; sembra come abbozzata e in attesa di un'ulteriore revisione e di un completamento. Anche il finale mi è sembrato precipitoso e per niente risolutivo. Ho provato la stessa sensazione di interruzione che mi lasciano i film che preannunciano nel finale l'arrivo di un sequel.
Prima di tutto ringrazio gli autori per aver messo a disposizione il libro gratuitamente. Purtroppo il romanzo non mi ha convinta del tutto.
Innanzitutto presenta qualche difetto tecnico: imprecisioni grammaticali (anche se non gravi), problemi di editing. Poi: la gestione dei punti di vista mi è sembrata un po' caotica. Su uno "sfondo" di punto di vista onniscente che entre ed esce a caso si inseriscono, spesso senza essere separati da alcun segno grafico, i punti di vista dei vari personaggi, creando una sorta di "minestrone" in cui ho avuto difficoltà a capire chi stesse pensando cosa.
A qualche altro diffetto vorrei accennare direttamente trascrivendo i passi "incriminati".
"Esha era un tipo molto paziente, ma bastava pochissimo a mandarla su tutte le furie." (pag. 39)
"Il ragazzo che stava fissando la bellezza prorompente della donna che gli si stava avvicinando, notò come un movimento tra le gambe di lei. All'improvviso il pelo rosso intorno alla vagina gli parve crescere ed estendersi. Alzò lo sguardo verso il viso di lei e nel sollevarlo notò che anche la peluria sotto le ascelle cresceva e si propagava." (pag 135)
Solo a me questa sequenza di "trasformazione" sembra un po' ridicola? A parte il fatto che stilisticamente lascia molto a desiderare, il contenuto mi sembra involontariamente parodistico: è vero che lungo tutto il romanzo lo stile punta molto al pulp/hard-boiled ma in alcuni punti secondo me si è voluto un po' strafare.
Anche i personaggi se ne accorgono "Non vedi l'improbabilità di tutto ciò?[...] Io lo trovo davvero comico!" (pag 155)
Ora, se c'è una cosa che proprio non sopporto è avere la sensazione di essere presa per i fondelli, come in questo caso. Se gli autori hanno visto "l'improbabilità di tutto ciò" perché non hanno risolto la situazione in modo diverso?
Inoltre, polpettoni filosofico-moraleggianti sull'abusatissima metafora del razzismo nelle vicende di vampiri/licantropi sono inseriti un po' a sproposito in tutti i dialoghi, facendo tranquillamente saltare "di palo in frasca" i personaggi due volte: per tirar fuori il sermone prima, per ritornare al discorso precedente poi.
In generale lo svolgimento della trama richiede una grossa (grossa grossa) sospensione dell'incredulità, anche per non notare dei plot hole grandi quanto il Mar Caspio e la risoluzione finale... non voglio spoilerare, quidni dirò solo che è la cosa del libro che mi è piaciuta meno.
Però, se si è in cerca di un romanzetto leggero, da edicola direi, ricco di efferrati scannamenti e sensuali accoppiamenti, va certamente bene, col valore aggiunto delle illustrazioni che lo arricchiscono (e che si pongono sostanzialmente sullo stesso livello del romanzo).