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L'autore, teologo gesuita e profondo conoscitore del misticismo cristiano e delle varie forme di spiritualità orientali, è fra i maggiori fautori del dialogo inter-religioso. Visse per decenni in Cina.
In questo libro si coglie la sua aspirazione volta ad un processo di integrazione per una spiritualità universale.
Raguin constata come l'Occidente, con l'Illuminismo e in maniera più estremizzata col Positivismo, abbia fortemente privilegiato nella nostra cultura il razionalismo a scapito della dimensione spirituale.
Egli non tende a teorizzare, ma parla di conoscenza profonda raggiunta attraverso un percorso esperienziale.
Afferma che, "guardando in se stessi, i contemplativi percepiranno (...) una profondità insondabile da cui sgorga la vita come da un pozzo divino" . E cita delle tecniche (quasi esercizi) di concentrazione per giungere a tale stadio, quali "fissare la propria attenzione su un oggetto fisico" oppure "contare i respiri all'inizio degli esercizi" : "i pensieri svaniranno quasi automaticamente e proverò una profonda calma" . E' essenziale creare un vuoto nel profondo di noi stessi, affinché sgorghino "le 'acque interiori' " .
L'autore ha una visione della spiritualità molto ancorata alla vita esistenziale : "la fede (...) ci mostra qualcosa di più profondo al cuore di ogni cosa" , con forti legami coll'autenticità ("sono totalmente identificato con me stesso") e con la libertà ("esprimere nella nostra vita la realtà del nostro io più profondo").
"Un'esperienza mistica ha luogo quando avviene una percezione del mistero. (...) E' la diretta esperienza dell'oltre" .
Ottimo testo che svolge un'accurata analisi comparativa tra mistica occidentale e orientale (a ovest la trascendenza, a est l'immanenza, a grandi linee) , cogliendo con chiarezza analogie e differenze. Certamente Master Eickart è il mistico cristiano "più zen", mentre Cristo (e questa mi pare una visione particolare e originale di questo autore) sarebbe stato il primo mistico dell'occidente. Valido nel coniugare l'aspetto teologico con quello filosofico (anche se ho qualche riserva sulla ricostruzione del pensiero di Plotino). Impressiona molto come la mistica, a qualsiasi latitudine, non sia un itinerario dolce, ma al contrario, terrificante e drammatico, una sorta di morte e palingenesi dell'anima.
Da leggere.
Un testo molto bello e comprensibile, di semplice lettura nonostante la difficoltà dell'argomento.