Questo tomone vi terrà compagnia per tante serate. Vi verrà voglia di accendere il camino e di sorseggiare, nel frattempo, brandy allungato con acqua calda. Un beveraggio vittoriano che ho subito ribattezzato ”Dickens” e che, dopo un rapido esame di tutte le circostanze del caso, ho amabilmente sorseggiato, con ponderatezza letteraria, durante questi mesi di lettura. Che la sete di dottrine pickwickiane sia con voi.
(Nota sulla traduzione. In versione Feltrinelli, è di Alessandro Ceni, forse l’unico in grado di rendere il ricchissimo, sconfinato vocabolario dello zio Charles con brio azzeccato e premura sconfinata. Negli anni mi sono convinto che quando è possibile, se c’è una traduzione di mezzo, nel dubbio sempre meglio Feltrinelli - vedi Moby Dick, Foglie d’erba, eccetera.)
...ContinuaPrimo romanzo di Dickens. Pare sia nato sotto forma di brevi racconti, con illustrazioni caricaturali, su situazioni e personaggi bizzarri dell’Inghilterra del primo Ottocento, poi modificati gradualmente in romanzo grazie all’introduzione di una linea narrativa che univa il tutto, pur continuando la pubblicazione a puntate in fascicoli mensili, e solo successivamente in volume.
Il romanzo non mi sembra abbia perso del tutto la struttura a episodi, ma la cosa non guasta con lo spirito dell’opera, più leggero degli scritti successivi. Anche qui emergono storture e ingiustizie sociali, profittatori e vittime, ma il tono è più umoristico che drammatico. Si fa dell’ironia sugli imbroglioni e si sorride benevolmente delle disavventure degli onesti.
Sicuramente quella che ho ascoltato è una riduzione. Per quanto l’ascolto sia stato gradevole, non sarei arrivata alla fine se fosse stata una lettura integrale (800/1000 pagine a seconda delle edizioni). La lettura spassosa di Piero Baldini ha contribuito notevolmente al gradimento. Volendo, su internet si trova il testo completo in italiano.
[Radio 3. Ad alta voce. Lettura di Piero Baldini. Traduzione di Lodovico Terzi. Tempo: 6 ore e mezza]
Un romanzo sulla stupidità umana, ma perlopiù nelle forme più lievi, e solo di rado perniciose. Chi, infatti, appare più sciocco: Winkle? La signora Bardell? Il apdre di Sam? O Pickwick stesso? Ma anche un romanzo sulla devianza: chi è più farabutto: Jingle e Trotter? Bob e Ben? Oppure i due avvocati? (I pessimi sempre in coppia, come il Gatto e la Volpe).
Eppure, ne resta nell'anima una sensazione di godimento di una storia intrecciata e deliziosa.
Devo dirlo, ho fatto fatica.
Troppo lontano dalle nostra fretta, nella trama, troppi momenti ‘molli’ dove le parole si susseguono seppur ci traghettino da un fatto all’altro come delle isole di arcipelago. Le isole sono momenti buffi, racconti nei racconti e i viaggi tra l’una e l’altra sono un po’ noiosi e faticosi, come potevano essere i viaggi nell’800 alla fine dei quali, si arriva sporchi di polvere e si pensa solo a buttarti nel letto, adieu
Delusione totale. Iniziato, lasciato e ripreso molte volte durante 4 anni. Ho dovuto fare uno sforzo per costringermi a finirlo. Troppi personaggi che scompaiono e riappaiono nel corso della storia. Narrazione poco accattivante.