Ironico divertente ma sempre troppo sopra le righe.
Una lettura che necessita di tanto in tanto di alcune pause dalle continue "battute" di Saverio Lamanna .
Ma non si ferma mai?
Nei racconti si riesce a sostenerne il ritmo nei libri decisamente meno.
Confesso che ho letto questo romanzo con il cellulare a portata di mano per cercare i riscontri a tutte le citazioni antiche e moderne che l'autore fa e il significato di tante bellissime parole, sicuramente un po' desuete, che grazie a lui ho imparato! Scoprire che esistono termini come 'disdoro' e 'deuteragonista' è stata per me una conquista! ^__^ Il giallo in sè è inconsistente, ma l'ironia del protagonista Lamanna e i siparietti con il deuteragonista Piccionello sono spassosissimi e gustosi, quando poi l'autore arriva a citare se stesso è il massimo del divertimento!
"[il tuo libro] somiglia molto a quelli di Gaetano Savatteri. Li hai mai letti? - No, mai. E tu?" :-D
Savatteri che si autocita nel finale dicendo che Lamanna scrive come lui è un gioiellino, io lo adoro :))) vorrei conoscere Peppe e Saverio, e poi Suleima, il loro modo di vivere scanzonato e ironico, le loro battute,... mi sono centellinata le pagine che purtroppo sono già finite, a quando un altro romanzo?! più che un giallo un libro sulla vita in Sicilia, che si ama o che si odia con i suoi pregi o difetti
...ContinuaNon è un giallo ma una mitraglia continua di citazioni e battute acide. Non ha il gusto di Robecchi ne l'equilibrio di Malvaldi, tantomeno l'intreccio narrativo di Manzini, giusto per dire. Piacevole e banale.
BUONO, SCORREVOLE .
AL' INIZIO NON CAPIVO DOVE VOLEVA ANDARE A PARARE.