Ho letto questo (in realtà audioascoltato) dopo aver letto "Come si sbriciola un biscotto".
Piacevole come il precedente, ma un po' lunghetto, forse qualche capitolo si poteva togliere, comunque consigliatissimo.
Un saggio non solo interessantissimo, ma soprattutto divertente,che spazia su moltissimiargomenti di chimica del quotidiano, curiosità, aneddoti su grandi scienziati del passato, scritto in un modo incredibilmente accattivante. Vorresti che non finisse mai.
...ContinuaLibro simpatico, che ha l'obiettivo (raggiunto) di far piacere una materia in apparenza ostica quale la chimica anche a chi di chimica è all'oscuro. Il professore Schwarcz ha un ottimo metodo espositivo, è ironico e brillante e sa parlare di argomenti scientifici con leggerezza, ma senza tralasciare la precisione nelle sue spiegazioni. Così ci presenta una carrellata di sostanze chimiche, di medicine, di rimedi naturali e notizie di fatti soprannaturali, illustrando ognuno di essi con precisione e spiegandone proprietà vere o presunte, utilità o pericolosità nell'utilizzo. Si scoprono così tante informazioni interessanti a proposito di affermazioni che molti di noi hanno appreso da programmi televisivi o dalla carta stampata, che necessitano di precisazioni. Gli argomenti toccati sono i più disparati: i benefici dei mirtilli per la vista, il succo di pompelmo nelle diete, le qualità dell'acqua ossigenata, l'aspirina, i semi di lino...
Anche il lettore più inesperto leggendo questo libro comprenderà l'importanza della scienza, e della chimica in particolar modo, nella vita di tutti i giorni; il merito principale del prof. Schwarcz è proprio questo: far capire che dietro a qualsiasi prodotto, medicina, rimedio, ecc c'è sempre un lungo lavoro di ricerca ed analisi da parte di chimici e scienziati e, talvolta, le scoperte più incredibili avvengono per caso.
I motivi del mio giudizio non positivo al 100% vengono dalla mole di esempi presentati, che alla fine lasciano un po' di confusione nella testa del lettore, dalla troppa "carne al fuoco", come si suol dire.
Un libro che consiglio, nonostante tutto.
Qualcuno alla Longanesi ha mai assunto un traduttore? Era meglio forse leggerlo in inglese ci sono delle inesattezze non solo chimiche ma anche di periodi in italiano. Avrebbero fatto più bella figura se avessero usato "google traduttore"
Il libro è bello, istruttivo e spesso divertente. Una serie di aneddotti e di spiegazioni organizzate in capitoli più o meno unitari. Nel complesso lo trovo inferiore a "I bottoni di Napoleone" (tra l'altro mi mancano, sembrerà strano, le formule chimiche di struttura). L'autore spiega anche come si possa utilizzare la chimica per trucchi di "magia". Comunque molto utile.
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