Pregi e difetti di ogni antologia, e anche questa non fa eccezione pur vantando un relatore d'eccezione. Dahl ha vagliato quasi 1000 racconti sul tema per una serie televisiva che non vide mai la luce, diventando fantasma essa stessa.
Piccola precisazione controcorrente: le grandi aspettative coltivate intorno al racconto conclusivo di Francis Marion Crawford sono andate parzialmente deluse. Forse non bisognerebbe mai leggere i troppo entusiastici commenti scovati in rete (presenti anche nel saggio di Lovecraft) creando un'aspettativa eccessiva. La manifestazione appollaiata nella cuccetta, odorosa di salmastro e viscida di profondità mortali, contiene una fisicità da b-movie - ma per fortuna senza sudari mangiati dai pesci e clangori di catene incrostate - che poco si accorda con la natura evanescente dei nostri cari estinti.
Che cari poi tanto non sono. L'ambiguità di un piccolo capolavoro di perfezione come "Harry" merita da solo l'acquisto.
Ma nonostante io sia dalla parte dello spettro inquietante e potenzialmente dannoso per la salute di chi ha la ventura di imbattervisi, con quale sorpresa e devozione ho potuto scoprire la notevole variazione sul tema offerta da A.M. Burrage!
Con stile garbato e forbito, condito da un punta di caratteristico humor inglese che non guasta mai, l'autore ci introduce in una fiaba moderna ma non troppo, mantenendo lungo la narrazione quanto promette, coniugando gotico e ameno in un malinconico quadro d'insieme, apologo insieme della forza dei legami e del trascorrere del tempo. Le sue bambine morte, colpite dalla difterite quando erano in collegio e uniche amiche della selvatica figlia adottiva Monica, spandono una luce benevola sull'aldilà e su quello che potremmo definire un "incontro ravvicinato di terzo tipo" con la dimensione del soprannaturale. Angeli schivi e silenziosi, abitano gli spazi vuoti di quella che sarà sempre una scuola, anche quando l'edificio cambia destinazione d'uso o viene demolito, come se l'impronta originaria si conservasse integra nel tempo, a instillare nell'animo del lettore la speranza che non solo il male sofferto aleggi sulla scena del crimine ma, specularmente, anche il bene sopravviva, modificando il punto di vista e la condotta di chi ne viene attraversato.
E allora non appare sdolcinata conclusione a lieto fine che il professor Everton, appena scoperte le gioie di una paternità rifiutata troppo a lungo, si rifugi nella compagnia di queste amene, frivole apparizioni, per lenire la solitudine che il tempo fa incombere su noi poveri mortali quando i figli alla fine se ne vanno.
Thank you, Mr. Burrage.
Nell'introduzione Dahl racconta che nel 1958 c'era in progetto la realizzazione di una serie Tv con 24 storie di fantasmi della quale lui avrebbe curato la sceneggiatura.
Così lesse centinaia di storie per trovare quelle 24.
Alla fine andò tutto a rotoli a causa del rifiuto dell'episodio pilota da parte della rete televisiva. Rifiuto dovuto all'argomento controverso: un prete cattolico che riceve la confessione di un'omicida e che nulla può per salvare un innocente ingiustamente condannato.
Dahl dice di esserci rimasto talmente male da non includere quel racconto in questa raccolta.
W.S. di L.P. Hartley
Harry di Rosemary Timperley
Il negozio d'angolo di Cynthia Asquith
Nel metrò di E.F. Benson
Un incontro natalizio d Rosemary Timperley
Elias e il Draug di Jonas Lie
Compagne di giochi di A.M. Burrage
L'ultimo rintocco di Robert Aickman
Il telefono di Mary Treadgold
Il fantasma di una mano di J. Sheridan Le Fanu
Lo spazzino di A.M. Burrage
Più tardi di Edith Warthon
Sulla strada di Brighton di Richard Middleton
La cuccetta superiore di Marion Crawford
Interessante antologia curata da Dahl con un compendio di storie di fantasmi tutte caratterizzate da un'atmosfera di una certa inquietudine. Un ottimo modo per farsi una cultura nel genere. Qualche racconto mette anche i brividi!
Una raccolta molto interessante per gli amanti del genere, non sono particolarmente inquietanti.