«In Giappone è riconosciuta come la regina dell’ordine, un baluardo nella guerra contro il caos. Con la sua filosofia del riordino Marie Kondo ci ha rivelato un nuovo modo di essere.» The Times
...ContinuaAudiolibro (Biblioteca)
Personaggio strano, questa signora giapponese che pare abbia fatto fortuna con questa sua “arte” ossessiva: mettere in ordine! Allora, partiamo subito che a me è sembrata una vera e proprio truffa, spiego: se ognuno di noi quando parte per sistemare, butta praticamente tutto… allora è facile avere poi ordine e pulizia. E lei questo fa, gran parte del libro la dedica a spiegare i motivi di quel repulisti che quasi t’impone, cioè si parte a sistemare e si finisce per buttare via sacchi e sacchi pieni “d’immondizia” … Si, lei sostiene che (come dargli tutti i torti) di tutto ciò che abbiamo noi ne utilizziamo in realtà solo una minima parte, da qui la capacità (anche per me, da coltivare), di staccarsi da “feticci” che hanno smesso di avere una funzione importante nella nostra vita, in teoria già nell’attimo successivo a quello utile. Libro strano, ma quando recita frasi del tipo “conservo ciò perché un giorno o l’altro mi servirà…” cazz, l’ho detta anch’io troppe volte…
Non capisco esattamente la filosofia del "dover ringraziare un oggetto o un capo di abbigliamento" ma alcune cose mi hanno fatto riflettere. C'è da dire che non bisogna seguire tutto alla lettera, quello che molti lamentano - ovvero il "buttare via" - è più un suggerimento, ma la stessa Kondo ha detto che gli oggetti si possono regalare, riciclare, dare in beneficenza e perfino vendere. Onestamente molti suggerimenti sono validi, personalmente ho cambiato modo di riporre alcune cose nei cassetti e ho iniziato ad usare anche cose che prima erano nel fondo dagli anni Novanta. Alcune cose sono ovvie o sono metodi che già le nostre madri, o nonne, ci insegnavano. Io l'ho letto per curiosità ed alla fine è stato utile.
...ContinuaAscoltato come audiolibro. Conoscevo già ampiamente il tema. Alcune descrizioni sono fantasiose (come mettersi ad ascoltare se gli abiti sono più felici di essere appesi o piegati...) ma nel complesso è un buon ascolto.
Riassumendo: Buttare tutto (libri, documenti, foto, vestiti) e tenere solo ciò che ti dà emozioni.
Non sono assolutamente d'accordo sul buttare vestiti e libri in buono stato o nuovi quando ci sono tante persone che potrebbero averne bisogno e non possono permetterseli.
Per quanto riguarda il resto non dubito che ci sia qualche consiglio interessante in mezzo a un mare di ripetizioni dello stesso concetto ma ciò non giustifica l'enorme successo di questo volume.
Potevo darvi gli stessi consigli gratis. Ho già una mentalità che tende all'ordine ma senza sfociare in comportamenti ossessivi compulsivi.
Marie, riordinami la vita!
O la si ama o la si odia.
Io faccio parte di coloro che amano questo genere di libri perché affetti da un “disturbo”: tenere tutto sotto controllo ed essere fissata con l’organizzazione al punto da non riuscire a vivere serenamente la mia la vita senza almeno un’agenda che scandisca le giornate. Il minimo insindacabile!
In realtà mi rendo conto che c’è un che di patologico in tutto questo, ma mi sono avvicinata a questo libro proprio in una fase di cambiamento personale molto forte traendone un enorme beneficio e tanti spunti di riflessione.
In che modo un’ossessionata dell’ordine” può essere di aiuto ad un’ “ossessionata dell’organizzazione”?
Esiste un’enorme differenza tra riordinare e organizzare e Marie Kondo ti porta a capire più semplicemente, ma anche molto meglio di me, questo concetto.
“Organizzare” significa spesso sguazzare nel caos e tentare di ordinarlo affinché crei meno problemi possibile. Ma il caos non sparisce, è sempre lì in agguato pronto a strabordare dal cassetto da un momento all’altro.
“Riordinare” significa invece mettere ordine al caos, porvi fine una volta per tutte affinché ciò che resti, sia solo lo spazio e il tempo per godersi la vita e ciò che abbiamo scelto con gioia di lasciarvi.
Non una vita impegnata ad organizzare e gestire le cose, ma una vita liberata dall’essere schiavi delle cose che possediamo. Un riordino che va oltre il materiale e che tocca molto da vicino il personale, le proprie ansie, la propria psiche e che si estende di fatto ad ogni ambito della propria vita.
Ancor prima di leggere questo libro, qualche mese fa, quasi come fosse un istinto, un bisogno misterioso e sconosciuto, è iniziato il mio cambiamento. E’ partito tutto da una cornice che ho appeso al muro della mia stanza. All’epoca avevo ancora le idee molto confuse su cosa fosse la mia vita in quel momento, ma oggi, a distanza di mesi, dopo aver gettato buona parte del superfluo ed aver riordinato quasi ogni angolo della mia stanza, dopo essermi scontrata con i ricordi del passato e con tutto ciò che (imbarazzante o meno) parlasse di me, ho ri-trovato il punto dal quale mettere ordine anche nella mia vita: ho ritrovato me stessa dentro uno di quei cassetti che ho riordinato. Ho ri-trovato ciò che ho sempre amato e che mi è sempre piaciuto sommerso dalle inutili cianfrusaglie compensatorie con cui imbellettavo e infiocchettavo una vita che non mi soddisfaceva.
Forse solo chi è ad un punto morto della propria vita e ha bisogno di risposte, può davvero apprezzare questo libro e riconoscerne il valore ed è proprio a quelle persone così confuse come me che voglio dire: se proprio non sapete da dove cominciare ad ordinare la vostra vita, riordinate la vostra stanza. Da lì a voi, il passo è breve.