Ho preso questo libro solo perché l'autrice è Finlandese ed è ambientato a Helsinki.
L'ho iniziato a leggere prima del mio viaggio in Finlandia per ambientarmi mentalmente.
Il libro è carino, niente di eccezionale. Si legge bene ma non è abbastanza avvincente da farsi leggere tutto d'un fiato.
Un po' lentino all'inizio, difficile cogliere riferimenti specifici alla cultura finlandese, forse la traduzione appiattisce la resa
Il titolo, Il mio primo omicidio, è un po' scorretto perché fa pensare che il protagonista sia un omicida. La protagonista è invece una poliziotta finlandese, riluttante nel ricoprire questo ruolo, indecisa sulla carriera da intraprendere e sempre perplessa su come affrontare tutto e tutti. Perplessa e insieme abbastanza sicura di sé: trascina il lettore nelle sue peripezie investigative e anche mentali, nei vicoli ciechi e nei momenti di faticosa comprensione.
Il libro ha due difetti: la traduzione, piuttosto brutta, e la data di pubblicazione originaria, che è il 1993.
http://www.eclipse-magazine.it/cultura/letteratura/noirthriller/il-mio-primo-omicidio.html
Senza infamia e senza lode...sarà che è il primo libro della scrittrice finlandese ma su alcuni punti lascia a desiderare.
Ma non lo boccerei del tutto.
Ha diversi spunti interessanti, permette una conoscenza, seppur superflua, della società finlandese.
Mi rendo sempre più conto che davvero ogni mondo è paese: droga, soldi e sesso sono tematiche che investono tutti.