Una Ortese ancora un po' acerba che si sta preparando per quel suo grande capolavoro che sara' Il cardillo addolorato, ma sempre struggente, stilisticamente bello ed intrigante.Avrei preferito un Monaciello un poco piu' lungo pero', mi ha lasciato con la voglia di sapere il seguito della storia!
...ContinuaChe sorpresa questo libriccino! Iniziato a leggere per avere un'immagine più completa dell'opera ortesiana, Il monaciello di Napoli mi ha lasciato davvero meravigliato per la sua bellezza e per la forte maturità letteraria che dimostra (pubblicato nel 1940 in rivista, il racconto lungo si situa subito dopo l'esordio della Ortese). Offre inoltre un interessante spunto sulla nascita di temi, situazioni ed anche scelte stilistiche che porteranno ai romanzi maggiori e, in special modo, a Il Cardillo addolorato, del quale forma una sorta di abbozzo, di schizzo che, anche attraverso altri scritti, raggiungerà la sua versione finale solo cinquantatré anni dopo. Il secondo racconto lungo, Il fantasma si mostra nettamente inferiore, pur regalando pagine squisite immerse in una prosa onirica, sempre in bilico tra l'allegorico e il meraviglioso.
...ContinuaAmo da morire tutte le leggende napoletane e queste sono molto interessanti e scritte molti bene.
Il Monaciello di Napoli ed Il fantasma, sono due racconti dell'età giovanile di Anna Maria Ortese, che già ho conosciuto nel suo romanzo "Il cardillo innamorato".
Già da questi primi racconti si riconosce il suo stile molto particolare, che per la sua "liricità" può anche non piacere.
I suoi personaggi sono esseri irreali che narrano storie fantasiose, molto belle e ricche di sentimento.
Bellissimo il racconto Il monaciello di Napoli!
"Una delle favole più belle che io abbia inteso dalla nonna è quella del Monaciello di Napoli, il piccolo Nicola, che poi divenne suo sposo e la cui tragica fine a servizio della Causa Nazionale mi faceva versare tante lacrime.
Ma il lettore non si spaventi, non lo farò piangere, anche perchè, a motivo del breve spazio assegnato, debbo limitarmi a narrare solo una parte di questa storia, e fortunatamente è la più lieta".
La vincitrice del Premio Strega (tra le altre cose) ricalca le orme di leggende tipiche napoletane... e lo fa con una classe e grazia tutte sue! Non concedo una stella in più proprio perchè si tratta di storie che da sempre circolano nei vicoli!
...Continua