Il mondo di Sofia
Nasce dalla buca delle lettere un grandioso enigma che cambia la vita di Sofia, teenager norvegese, quasi alla vigilia del suo quindicesimo compleanno.
Il mistero si presenta sotto forma di una cartolina di auguri di buon compleanno indirizzata ad una certa Hilde dal padre, esponente dell'ONU con stanza in Libano all'indirizzo di Sofia, e contemporaneamente sotto forma di grosse buste gialle ed anonime che offrono un corso di filosofia gratuito alla ragazzina.
La curiosità indagatrice di Sofia la porterà a seguire il corso che si svolgerà dapprima per corrispondenza, poi - una volta scoperta l'identità del filosofo itinerante e trasformista, un certo Alberto Knox- in presenza; frattanto il padre di Hilde continua a tempestare di messaggi di auguri indirizzati alla figlia, la sbigottita Sofia, messaggi sempre più stravaganti e surreali, che divengono animati e compaiono persino all'interno della buccia di una banana. Riusciranno la nostra eroina e l'amico filosofo a svelare l'arcano che si cela dietro questi strani fenomeni che rendono paradossale la loro vita?
Certamente...ma il busillis non si fermerà qui.
La maggior parte del romanzo è costituita da un corso di filosofia che analizza i "massimi sistemi" dai filosofi presocratici a Sartre, ricalcando un po' il programma dei licei italiani, ma evidentemente non di quelli norvegesi, cosa che priverebbe il romanzo della sua stessa ragione di essere.
Intendiamoci, in questa sede non si usano terminologie tecniche, il linguaggio é piano ed essenziale, ben fornito di esempi pratici laddove possa scorgersi una minima traccia di ambiguità grazie ai solleciti interventi della nostra studentessa, sempre pronta a pretendere delucidazioni, anche se il suo intervento si ferma qui ed è facilmente soddisfatta dagli argomenti proposti, ben diversamente da quanto faceva la mia amichetta del cuore, quando io, affascinata dalla materia e desiderosa di condividerla, tenevo concioni su Cartesio o Platone illustrando i cardini del loro pensiero, che lei immancabilmente scardinava lasciandomi con le pive nel sacco.
Come facilmente si può intuire il romanzo in questione, sebbene offra un approccio alla storia del pensiero ben più allettante rispetto ad un ostico testo scolastico, è molto divisivo: se ne astengano i molti che alla parola "filosofia" reagiscono con gravi reazioni anafilattiche.
Altrettanto facilmente si può capire quanto la materia sia attinente alle problematiche adolescenziali, laddove le favole non bastano più, come non bastarono più deità antropomorfe e mitologie al genere umano uscito dall'infanzia e affiorarono alle menti di spiriti eletti le classiche domande esistenziali, "chi siamo" "da dove veniamo" qual è il senso della nostra vita" et risaputa similia.
Questo è quindi anche il motivo per cui la protagonista del romanzo non poteva non essere una ragazzina colta nel momento in cui il mondo circostante sta diventando qualcosa di solido e consueto, ma è ancora lontana l'assuefazione acquiescente con cui l'adulto accetta la realtà quotidiana.
L'autore del romanzo inizia con l'evidenziare l'analogia fra il filosofo e il bambino: gli unici due esseri che continuano a farsi domande e mantengono uno spirito critico e meravigliato, il suo messaggio è un'esortazione agli adolescenti a coltivare la loro curiosità e e il loro stupore di fronte al mondo che li circonda.
Ma "Il mondo di Sofia" non è solo un Bignami anticonvenzionale di filosofia, è anche un romanzo molto ingegnoso e originale che si avvale dei meccanismi del romanzo giallo ed ha una struttura sofisticata a scatole matrioska.
Non riesco ad astenermi dal fare uno spoiler lampo: si tratta della traduzione pratica di un pensiero filosofico che per il suo empirismo estremizzato sfocia in una visione del mondo assolutamente razionalista, quello del Berkeley, come dire che gli estremi si toccano!
Oltre a questo, e nonostante il suo destino di best seller, il libro indaga sui rapporti fra letteratura e filosofia avvalendosi di tecniche metaletterarie.
Tuttavia c'è un grosso appunto che devo avanzare su questo bel tomo: il meccanismo intrinseco della vicenda viene a galla troppo precocemente rispetto alla fine del corso di filosofia e quindi del romanzo e nonostante l'autore proceda con grande energia e dispendio di effetti speciali l'opera perde inevitabilmente di mordente nella seconda parte.
durante il mio percorso scolastico non ho mai incontrato la materia Filosofia e al primo colloquio con la professoressa di Filosofia di mio figlio mi sono trovata un poco in difficoltà, se Invece avessi letto prima questo libro sarei stata un poco più a mio agio. Per me una lettura complessa e dai ritmi diversi, più sciolta e leggera nella fase romanzata e più impegnativa e lenta nella fase “scolastica”. Mi sono ripromessa di riprenderlo in mano e di approfondire uno alla volta i vari filosofi incontrati.
...ContinuaBello rituffarsi nel mondo della filosofia, ristudiare in pratica tutta la storia della filosofia dall'inizio dei tempi.
Bello, interessante, ma...è di fatto un manuale di testo che consiglierei a tutti i professori di filosofia delle superiori come approccio alla materia (magari da far leggere durante le vacanze estive prima dell'inizio delle lezioni). Però non è certo una lettura facile da seguire e questo lo rende pesante da leggere.
Piccolo compendio di filosofia (...e di storia e di geografia...) farcito di amore paterno e di intenti educativi, con finale a sorpresa.
E' un buon libro da far leggere ai ragazzi, agli adolescenti: ai più volenterosi fa venire voglia di approfondire ed è così lavoro molto più gratificante, a quelli meno interessati basta ciò che hanno letto, per avere almeno un piccolo quadro d'insieme.
Piccolo appunto: ho trovato inutile l'ultimo capitolo, ma Alberto-padre aveva proprio voglia di riprendere il controllo della narrazione e da cattivo educatore 'rimettere' al suo posto l'allieva-figlia.
Libro utile anche alla mia veneranda età, visto che tardi ho cominciato a pormi un certo tipo di domande: non si recupera il tempo perduto, lo so, e so di essere anche molto disordinata nelle mie letture, ma...spero di avere ancora tempo.
Eppoi...che bella la dedica su questo libro del mercatino!
"S. Noel 1996
Al nostro amato tesoro
Buon Natale
mami e papi"
Ah, ho pianto, giuro!