Per tanti anni ho procrastinato la lettura del libro di Puzo per paura. Il padrino è uno dei più grandi film della storia del cinema e la paura che il materiale originale mi lasciasse la bocca amara era tanta. Errore, madornale errore.
Questo è uno dei migliori romanzi crime che abbia mai letto: narrazione solida e senza fronzoli, personaggi meravigliosi (mi spiace che molti non abbiano trovato il giusto spazio nella versione cinematografica) e non un attimo di noia. Meno spazio al lato umano forse, ma molti più dettagli sul mondo criminale e sull'impero della famiglia Corleone... dopo più di quattrocento pagine non ho nessun appunto da fare. Una lettura consigliatissima e un gran bel modo di chiudere l'anno.
dai narcos ai mafiosi siciliani, da winslow a puzo. il racconto della caduta (anche fisica) della vecchia mafia basta sull'estorsione, sulle scommesse e sulla prostituzione e la nascita della nuova, droga e investimenti immobiliari. ma con la stessa ferocia e determinazione
...ContinuaDon Vito, Sonny, Michael, Fredo, Tom, Connie e Kay sono e saranno sempre Brando, Caan, Pacino, Cazale, Duvall, Shire e Keaton.
Non ho neanche provato a immaginare i personaggi principali con volti diversi da quelli del grande schermo, sarebbe stata una battaglia persa in principio, come quella di commentare il libro con un tentativo di analisi. A che pro? Il romanzo parla da solo.
La saga della famiglia Corleone è di grande impatto, capeggiata da Don Vito, uomo mafioso d'altri tempi: certamente un malavitoso, ma dotato di un alto senso dell'onore e del rispetto, di una lungimirante visione delle faccende del mondo, che paradossalmente lo rendono più giusto dei giusti; paradossalmente.
Difficile, per non dire impossibile, coglierlo in fallo nei suoi ragionamenti. Per lui si tratta sempre e solo di Affari, una filosofia che, con calma invidiabile, riesce a mantenere salda anche quando i suoi rivali tentano di ammazzare lui o qualcuno della sua famiglia.
Puzo crea un personaggio carismatico indimenticabile, il Padrino: se ne sente l'ombra anche quando non è presente.
Come Brando, appunto.
Chi non ha mai visto il film del padrino? Alzo timidamente la mano. Mi sono sempre rifiutato. Quando ho visto il libro tra quelli di mia nonna, ho voluto rompere questo tabù. Non me ne pento. Puzo fa un'analisi approfondita di tutti i protagonisti, che sono tanti e hanno sfaccettature inattese. Michael Corleone è il vero cuore della storia, non Vito come mi sarei aspettato. Ognuno dei membri della Famiglia ha una storia da raccontare, intricata e che giunge poi alla conclusione sorprendente. In realtà, l'atmosfera mi sembra molto falsa e abbastanza irreale, ma forse fa parte del paradosso di una criminalità impunita e che sembra abbia in pugno mezza America. Consigliato, magari prima del film.
...Continua“A Don Vito Corleone tutti si rivolgevano per aiuto senza mai venire delusi. Non faceva vane promesse e neppure avanzava scuse vili di aver le mani legate da forze più potenti. Non era necessario che fosse amico, e neppure avere i mezzi con cui ripagarlo. Una sola cosa era fondamentale. Che il supplicante, lui, lui stesso, proclamasse la sua amicizia.”
https://frasiarzianti.wordpress.com/2018/12/03/il-padrino-mario-puzo/
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