Le atmosfere decadenti di Bradbury rendono bene anche a fumetti, peccato il suo solito odio viscerale per i bambini che qui lo porta a scrivere una trama completamente insensata per uno dei due racconti che domina.
Purtroppo nell'edizione oscar mondadori alcune vignette risultano troppo piccole e qualcosa si perde, ma non rovina il risultato complessivo
Gli adattamenti autorizzati di Albert B. Feldstein da racconti di Bradbury, pubblicati tra il 1952 e il 1965 dalla E.C. Comics, sono caratterizzati da disegni efficaci per l'epoca, tant'è che molti degli autori presenti in questa antologia entrarono a far parte della neonata Marvel negli anni Sessanta. La lettura è gradevole nonostante la reimpaginazione penalizzante, ma, per chi abbia letto i racconti originali, non si va, purtroppo, oltre un'inevitabile banalizzazione delle storie e delle tematiche di Bradbury.
Interessante l'introduzione del grande autore statunitense.
Il volume comprende le due raccolte di fumetti basate su alcuni dei racconti del grande Bradbury (in questo caso il riferimento del titolo è alla raccolta di racconti e non all'omonimo romanzo).
Misteriosamente anziché lasciarli nell'ordine originale li hanno alternati.
I fumetti sono di un buon livello e fedeli ai racconti, unico peccato il formato tascabile che rende un po' difficile apprezzare nel loro splendore alcune tavole.
La prima volta che l'ho letto avevo circa 11 anni e ricordo ancora lo sgomento, l'inquietudine e soprattutto la paura.... Poi più avanti ho letto i racconti e me li sono goduti ancora di più: è stata una piacevole rilettura
Ha cambiato la mia giovinezza