Il romanzo parte bene, credibile la costruzione di questa nazione immaginaria dell'Est europeo. Bello lo spunto, il soggetto, la scelta di collocare la vicenda nel momento di collasso delle strutture statali di ispirazione comunista. Ma poi dopo un avvio promettente e coinvolgente nel corso del processo il libro si sgonfia fino a implodere nelle ultime 25 pagine. Come se fosse stato abbandonato per un po' e poi chiuso frettolosamente senza la forza per portare avanti la costruzione di cui si erano gettate le fondamenta.
...ContinuaVolendo estrapolare un messaggio da questo romanzo la cui trama è di per sé abbastanza ovvia, potrei dire che qui si parla di come il bene non possa mai veramente sconfiggere il male. Perché le ragioni del bene sono sempre un po' banali mentre il male è molto più complicato, ha mille facce ma è anche molto profondo. Il bene è ingenuo e si lascia confondere, il male è subdolo. Un grosso svantaggio del bene rispetto al male è di essere troppo prevedibile. Il male è infinitamente più creativo. Colui che si fa sostenitore del bene è tormentato, non ci dorme la notte, si pone mille dubbi, fino a che si compromette. A quel punto viene anche lui corrotto dal male, che vince sempre. E' vero, tutte cose che sapevamo già, ma Julian Barnes ce lo spiega molto bene.
...Continuatre stelle e mezzo.
Nel suo romanzo Barnes affronta il problema del processo al leader di un paese comunista dopo la caduta del regime. Nel romanzo l’ex leader Pektanov è processato e l’accusa è guidata da Solinsky, il cui padre era stato alleato e poi avversario politico di Pektanov. La condanna al padre di Solinsky era stata soprattutto l’allontanamento. Niente di tutto quello che accadeva in altri regimi simili: l’avversario si era infatti dedicato felicemente all’apicoltura dopo la cacciata dal partito.
Devo dire che il romanzo è ben scritto, interessante, i dialoghi arguti e ironici.
Il libro per il tema e una vaga somiglianza nella struttura si affianca a un altro romanzo, Buio a mezzogiorno, che è di ben altra statura per la bellezza e la profondità e l’estrema onestà intellettuale dei contenuti, per cui risente dell’inevitabile confronto.
Per quanto si potrebbe condividere l’idea di fondo che gli intellettuali non salveranno il mondo né cambieranno la natura dell’uomo, e che i sistemi politici che si inventeranno avranno sempre al loro interno chi si fa i propri interessi e simili magagne, tuttavia questo argomento non dovrebbe essere sufficiente ad assolvere i grandi crimini di un regime ma solo quelli minori. A mio parere, il processo contro Pektanov risente di una debolezza degli argomenti dell’accusa, debolezza che trovo poco accorta in un grande scrittore come Barnes. I capi d’accusa sono troppo deboli per l’esiguità dei fatti contestati (abbigliamento, pochi spiccioli e cose simili) e per l’evidente falsità delle contestazioni. Un po’ troppo evidente: ad esempio l’accusa di essere responsabile dell’omicidio della sua stessa figlia. In periodi di purghe e delazioni si potevano trovare argomenti ben più solidi con i quali confrontarsi e di cui far parlare i personaggi.
Ma, nonostante questo, il libro è certamente interessante.
-Dunque permettimi di darti un piccolissimo consiglio, perché, vedi, noi gli abbiamo dato salsicce e cose più elevate. Voi nelle cose più elevate non credete, però gli negate anche le salsicce. Nei negozi non ne è rimasta nemmeno l’ombra. E allora che gli date a sta gente?
- Gli diamo libertà e verità-. Parole che nella sua bocca risuonarono tronfie, ma era ciò in cui credeva e allora perché non dirle ad alta voce?
-Libertà e verità!- ripetè Pektanov con tono di scherno. –Perciò sono queste per voi le cose elevate! Date alle donne la libertà di uscire dalle cucine e marciare in Parlamento per dire quella verità che non ci sono salsicce nei negozi. Ecco cosa vi dicono le donne. E questo lo chiamate progresso?
Non so, Barnes è sicuramente un intellettuale, una persona intelligente. Devo dire che però Koestler affiancando il cuore al cervello raggiunge delle profondità di pensiero infinitamente superiori. Ciò non toglie che un libro non banale e a tratti pieno di ironia sia sempre apprezzabile, anche se avrei voluto vedere una ricerca un po’ più “vera” date le capacità di Barnes.
un romanzo datato. il titolo viene svelato in fretta per cui anche l'ultimo appiglio giustificativo di un acquisto improbabile cade miseramente