Il caso ha voluto che io finissi di leggere questo libro proprio oggi, giornata mondiale dedicata alla Terra... Personalmente adoro i "mattoni" da mille pagine perché mi danno il tempo di legarmi ai personaggi e di stare in loro compagnia per diversi giorni. Certo un argomento scientifico mi lasciava perplessa, io che vado soprattutto alla ricerca di emozioni interiori, ma devo dire che mi è piaciuto. Il suo difetto in tutta la prima metà è quello di alternare episodi molto interessanti a periodi troppo lenti e noiosi; ovviamente le spiegazioni della materia sono necessarie per capire a fondo l'idea dell'autore (e devo ammettere che c'è un grande lavoro di ricerca dietro), ma inevitabilmente appesantiscono la lettura e avrei volentieri alleggerito il tomo di un bel po' di pagine e pagine. I vari personaggi sono delineati solo in parte e solo in pochi mi hanno suscitato simpatia. Credo comunque che l'obiettivo dell'autore fosse quello di attirare l'attenzione sul nostro rapporto con il pianeta, sul nostro comportamento, sull'esistenza di altre specie che possano essere anche superiori all'uomo, e, sul piano individuale, sulle nostre ambizioni e egoismi e sul nostro legame col passato. Ci invita a porci delle domande. A tratti mi sembrava di avere tra le mani la sceneggiatura di qualche kolossal Hollywoodiano (tanti, troppi i rimandi a film e a eroi dello schermo). Comunque, grazie allo stile scorrevole e alle ultime avvincenti 300 pagine (con un finale un po' lento...) si legge volentieri e d'un fiato, se si ha tempo a disposizione.
Piccolissimo spoiler: meglio non entrare in sintonia con nessuno dei protagonisti, buono o cattivo che sia: l'autore non guarda in faccia a nessuno. O quasi...
perché scrive libri così lunghi?
Un libro mooooooltoooo lungo.
L'autore deve smettere di essere eccessivamente esaustivo, è eccessivo persino nelle note in cui si spiegano i dettagli.
Okkkei i personaggi devono essere dettagliati! ma cavalo! smettiamola di raccontare il colore dei calzini e del perchè ogni santo giorno si indossano quei calzini; a tutto c'è un limite.
Il suo modo di scrivere incalzante durante le scene clou è veramente sensazionale probabilmente taglierei tutte le pagine e lascerei solo quei tre momenti emozionanti.
Il finale non mi è piaciuto affatto ma è compatibile con tutto il racconto e tutto sommato non poteva essere fatto in un altro modo e a meno che l'autore non sia un novello Martin mi sa che non avremo un sesto giorno.
Per fortuna ho usato l'audible in queste notti virulente, altrimenti non sarei mai riuscito a raggiungere la fine del libro e delle note.
Un libro attuale, travolgente, immediato. Una storia intricata ma che non fa perdere mai il filo, che tiene legati e fa desiderare di tornare a casa da lavoro per continuare a leggere.
Ci sono più cose in cielo e in terra, Orazio, di quante tu ne possa sognare nella tua filosofia.
... e comunque, meglio essere belle meduse che ricercatrici strafighe mancate.
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Sarà l’ineluttabilità del tempo che passa e la chiara percezione di quanto sia limitato quello a nostra disposizione, sarà per questo e per la consapevolezza di non poter vivere per sempre che la lettura di libri come questo mi fanno sognare, mi fanno sognare l’esistenza di un servizio editoriale che sfrondi manuali di prolissità come questi e li renda fruibili anche ad esseri coscienti la cui vita media è inferiore a quella di una galassia.
Datece er Bignami.