Steve Berry non è riuscito a convincermi del tutto nemmeno con questo romanzo purtroppo (è il terzo che leggo e ammetto di avere dimenticato quasi tutto degli altri due...). Solita storia di cospirazioni, questa volta sugli ebrei, su Cristoforo Colombo, un tesoro perduto e il Golem; non conoscendo molto - ignoranza mia - della storia degli ebrei, posso anche trovare plausibile tutto quello che Berry scrive a proposito, ma mi sono abbastanza irritata per le affermazioni nette sul fatto che Colombo non è assolutamente italiano e che i resti contenuti nella cattedrale di Siviglia non sono certamente i suoi. Lo so, è un romanzo, l'autore può scrivere quello che gli pare e io non sono nessuno per contestarlo, però mi sono saliti il patriottismo e la pignoleria e mi sono innervosita... :)
Comunque, a parte questo, ho odiato il personaggio di Alle Becket (cioè, parliamone, puoi essere così ingenua e cretina per tre quarti del romanzo?!?) e ho trovato stupido far morire quasi subito l'unico personaggio davvero 'figo' (d'altronde, mi ricordo un'eliminazione simile anche in un altro dei romanzi di Berry che ho letto, quindi deve avercela proprio con i personaggi interessanti che crea...). Non lo stronco però del tutto, perché su una cosa davvero non posso dire nulla: la trama è avvincente e non vedevo l'ora di sapere come sarebbe andata a finire!
Si legge, è scorrevole, ma sa di già visto: un tesoro segreto, dei cattivoni, religioni, ecc, ecc.
Non è male, ma non è nemmeno buono: a tratti è un po' pesante nelle spiegazioni storiche e il finale è più scontato di una barzelletta sui carabinieri.
Steve Berry ha scritto di meglio.
Un bel libro mi è piaciuto il finale non dato per scontato.
Anche l'ambientanzione dei vari luoghi (Giamaica, Austria, Praga) è descritta in maniera eccezionale.
Un libro da consigliare.
Deludente, un vero peccato. Di solito Steve Berry, nella serie dedicata a Cotton Malone, realizza dei bei romanzi adrenalinici di azione (certo, non è mai stato a livello di James Rollins come bravura ma comunque se l'è sempre cavata con storie dignitose), invece questo libro è davvero noioso.. Un sacco di discorsi, ripetuti varie volte in bocca a personaggi diversi, tante nozioni storiche e culturali (certo, interessanti, ma non è un saggio, è un romanzo) e poca azione, minima. Libro che poteva facilmente essere sfoltito di 100 pagine senza intaccare la trama. Libro che inoltre annovera uno dei personaggi più odiosi e antipatici della letteratura, la figlia di Tom, una cretina che si fa manipolare da un perfetto sconosciuto anzichè stare dalla parte del padre.. Mah, deludente! Meglio la serie di Cotton Malone!
...Continua