Un libro bello, spietato e crudele come “la freccia del tempo” di martin amis, dal quale forse Francesco Piccolo ha staccato una costola….
“Le vite indietreggiavano precise ed esatte per arrivare a quel tempo in cui ci si dedicava con perizia all’imprecisione, e tutto quel che importava era quel che accadeva oggi, e quanto piaceva. Null’altro.”
Ispirato - poco liberamente - a Lo strano caso di Benjamin Button, viene qualche anno dopo copiacarbonizzato da La neve se ne frega di Luciano Ligabue... Resta un romanzo breve toccante e piacevole.
anche se l'idea nella sua originalità è ormai battuta ( è uscito un film sull'argomento proprio mentre leggevo il libro ), l'inversionbe del tempo, è qualcosa di emozionante, creativo, affascinante, pieno di silenzi e di parole semplici come se tutto prima o poi tornasse alla normalità. due protagonisti che forse non diventano e non smettono mai di essere adulti si amano in un modo impacciato stanco, da vecchi, priva di desiderio sessuale, e poi si abbandonano e si ritrovano come per caso, a ricordare da qualche parte che sono stati insieme. una storia d'amore che inizia e finisce e ricomincia come storia d'amicizia, in un mondo che gira al contrario dove il vero protagonista è appunto l'andare al contrario, il frantumarsi del tempo che procede dal vecchio per andare al giovane e poi eclissarsi, quasi rapidamente, quasi in una bolla di sapone.
...ContinuaHo fantasticato e rifantasticato su questo romanzo che immagina lo scorrere della vita al contrario, si nasce vecchi, si muore bambini. A volte è angosciante e a volte meraviglioso... lo consiglio a tutti quelli che vivono con la coscienza dello scorrere del tempo e che non si vogliono far fregare dalle cose inutili ma che hanno la forza di amare ogni passaggio d'età
...Continua