Il seguito de "Dalla terra alla Luna" continua le avventure dei nostri eroi attorno all'astro della notte. Il testo è avvincente e scorre velocemente con il solito ritmo Verniano. Non mancano le chicche tecnologiche (che mi fanno impazzire) come la citazione del nuovo ed avveniristico preparato per preparare velocemente il brodo inventato da tale Liebig!!! o la descrizione della mancanza di gravità ipotizzata dall'autore...
E' un testo fondamentale, avventuroso e spassoso!!! Da leggere!
Anche a saperlo, la contestualizzazione all'epoca è difficile; a tratti poco avvincente. L'inizio e la fine sono all'altezza di "Dalla Terra alla luna", la parte centrale lascia un po' a desiderare abbandonando il filo avventuroso.
Seguito sulla stessa linea di "dalla terra alla luna". Lettura molto piacevole.
Seguito e conclusione di "Dalla Terra alla Luna", mostra gli avvenimenti successivi alla partenza del razzo o, come lo chiama Verne, "proiettile". Non saprei dire se originariamente progettato o pensato a qualche anno di distanza dal primo libro. Il talento di Verne si mostra anche in questo che, tutto sommato, è un "divertissement". L'autore mantiene l'aria umoristica e sopra le righe del primo volume concentrandosi, claustrofobicamente, su quanto avviene all'interno del "proiettile" sparato con l'intento di colpire la luna. Più che negli altri libri si avverte che il substrato scientifico su cui si appoggiano gli avvenimenti, sebbene plausibile, è piegato agli scopi della narrazione: raccontare eventi fantastici col tono della credibilità.
Particolarmente divertente il momento in cui, durante il viaggio, i personaggi sono sovraeccitati...
Uno dei primi libri che ho letto. Me lo ricordo ancora nella piccola biblioteca della scuola elementare, poi l'ho ricomprato per averlo in libreria, trai grandi classici...Verne è l'avventura incarnata, una mente scientifica decisamente più avanti dell'epoca in cui è vissuta. Sempre piacevole.
...Continua