Onesta ricostruzione della vita di Costantino, ultimo grande imperatore di Roma. Punto di forza del libro è la sua struttura narrativa, costituita da frasi brevi e sincopate, da quadri descrittivi quasi cinematografici.
Difficile, quasi impossibile, trovare romanzi storici con protagonista l'imperatore Costantino, personalità complessa e per certi versi contraddittoria di uno dei periodi storici più complessi e contraddittori (non solo dell'antichità).
Sarasso ha dunque un merito doppio: aver scritto un buon romanzo storico (con tutte le difficiltà che questo genere pone) e aver scelto un personaggio così poco frequentato dai narratori.
Ho apprezzato la capacità dell'autore di far emergere "narrativamente" l'abisso fra il Costantino giovane, in cerca della propria strada, e il Costantino adulto e poi anziano, a cui l'esercizio del potere ha fatto perdere non solo la capacità di distinguere fra "ciò che è giusto e ciò che è facile" , ma anche la volontà di scegliere l'uno anziché l'altro, che è l'eredità più importante di papà Costanzo e di mamma Elena.
Sulla questione relativa alla conversione, e più in generale al favore mostrato nei confronti del Cristianesimo, l'autore tende ad assumere una posizione sfumata: si è trattato di una scelta interessata - o forse no; una scelta sentita - o forse no.
Resta quello che ha fatto: ha conquistato il potere non dividendolo con altri Augusti o Cesari; ha favorito in ogni modo la religione cristiana; ha fatto uccidere - senza batter ciglio- la moglie Fausta e il figlio Crispo.
Il potere logora. Soprattutto chi ce l'ha.
Ripetitivo fino alla nausea, centinaia di metafore e similitudini inverosimili... Avrei voluto lanciare il libro in aria ogni volta che leggevo la frase "Licinio è un uomo buono", ma poi mi sarei dovuta alzare 200 volte per raccoglierlo. Uno dei peggiori romanzi storici letti.
...ContinuaUn grande imperatore che ha avuto una parte fondamentale nella nascita e crescita del cristianesimo in un romanzo lento e alle volte addirittura noioso.
Troppi dettagli inutili che appesantiscono la trama, anche se la storia nell'insieme risulta sufficiente.
Onestamente mi aspettavo di meglio da questo autore
Libro poco scorrevole, l'essere scritto in prima persona per la maggior parte del libro non ti fa entrare nell'ambientazione.
Dalla gioventù fino all'incoronazione è leggibile, poi si perde continuamente, infatti ho fatto fatica nel terminarne la lettura.