Un bel libro che in qualche modo illustra, attraverso un'intervista fatta a più riprese, il modo di pensare di woddy allen e soprattutto la sua ricerca prima durante e anche dopo ogni suo film. Nonostante tutto però penso che per godere al meglio della sua genialità è molto meglio vedersi un suo film.
"Hanno detto che il tema principale di tutti i miei film è la differenza tra la realtà e la fantasia. In effetti è un tema che ricorre molto spesso, e penso dipenda essenzialmente dal fatto che odio la realtà. Ma sai, purtroppo la realtà è l'unico posto in cui possiamo mangiarci una bella bistecca per cena."
...ContinuaLibro interessante per come è strutturato (ripercorre cronologicamente la filmografia di Allen) e condotto (domande competenti e coinvolgenti). Ottimo per chi ancora conosce superficialmente il cinema di Allen o non lo capisce fino in fondo. Perfetto per chi lo adora a prescindere, visto che permette di notare particolari significativi magari non troppo immediati presenti nei suoi film e di apprezzare la descrizione di tecniche diverse e il perché di queste scelte nella lavorazione. Ne esce il ritratto di un professionista pragmatico, con le sue manie cinematografiche e i suoi punti di riferimento culturali ben definiti.
...ContinuaChe Stig Björkman sia un ottimo intervistatore lo avevamo già capito grazie al bel libro su Bergman e a quello su Von Trier. Che Woody Allen sia una persona interessante lo si poteva invece immaginare. Tra biografia, discorsi sul cinema e "filosofia" di vita del regista newyorkese, Björkman costruisce il più completo libro-intervista ad Allen, snocciolando tutta la sua filmografia e analizzandola film per film (nonostante gli ultimi anni siano buttati lì un pò velocemente). Molto spesso ci si dimentica dell'Allen regista valutando solo l'Allen sceneggiatore/autore: questo libro ci parla anche della sua grammatica visiva, del suo essere uno dei registi statunitensi più importanti.
...Continua