Odio le guerre, i guerrafondai, le gerarchie militari, le parate, i passi dell’oca, le prevaricazioni, l’annichilimento dell’altro, i genocidi, il razzismo. Ecco, nel colonialismo c’è tutto questo , e anche nelle invasioni. Ed è inutile raccontarsi che ci siano “buoni”. Può capitare che qualcuno mantenga la sua umanità, e finisce di solito per pagarne il prezzo, ma si tratta di rari esemplari. Per quanto riguarda i bellicosi italiani, Angelo del Boca non permette autoassoluzioni. Letto dopo “Sangue giusto” per documentazione sulle vicende italiane nel Corno d’Africa, ma c’è molto di più: dalla repressione del brigantaggio, all’atroce indifferenza verso i propri militari prigionieri. E un interessante ultimo capitolo sul “nuovo italiano” dei tempi di pace. Ricca bibliografia.
...ContinuaLeggetevi questo libro se anche voi fate parte di quella schiera che considera gli italiani cittadini e soldati migliori degli altri, incapaci di commettere le nefandezze di cui ci si macchia negli orrori della guerra.
Immaginatevi che cosa sia un popolo di cui un quarto è di preti, un quarto di statue, un quarto di persone che lavorano poco e un quarto di persone che non fanno assolutamente nulla
Così nel XVIII secolo il filosofo Charles de Brosses fotografava il nostro paese, un ritratto che dopo trecento anni è poco cambiato. Le genti italiche che sono maestre nell'arte delle furberie, della cialtronaggine alla Alberto Sordi hanno creato agli occhi del mondo l'idea di un popolo buono, incapace di violenza e di compiere abomini, ma purtroppo non è questa la realtà storica.
Angelo Del Boca riporta nel libro numerosi episodi che descrivono e narrano di episodi di violenza e malvagità, si va dalla lotta al brigantaggio nei primi anni dell'Unità d'Italia alla Grande Guerra, fino alla guerra coloniale per giungere alla seconda guerra mondiale. Gli italiani che utilizzano gas, pulizia etnica, saccheggio e giustizia sommaria al pari di altri conquistatori o belligeranti. Un quadro desolante e disarmante.
Probabilmente il vero volto del paese, degli italiani, non è questo, i politici e i vertici militari sono in gran parte responsabili degli avvenimenti violenti e tragici, ma resta sicuramente la certezza che il luogo comune italiani brava gente è molto lontano dalla realtà.
Libro interessante e rivelatore di una visione diversa da quella della storiografia classica, che però, a mio parere, ha il grosso limite di dilungarsi eccessivamente sulla guerra coloniale e di approfondire poco gli altri episodi, brigantaggio, prima e seconda guerra mondiale.
Opera comunque molto interessante.
...ContinuaUn libro molto interessante, ricco di spunti di riflessione e molto utile anche per capire meglio le attuali dinamiche geopolitiche. Offre uno spaccato degli ultimi due secoli smentendo il falso mito dell'italiano comprensivo e buono d'animo citando episodi che la maggior parte degli italiani non conosce e che sono realmente negativi (le bombe all'iprite, le persecuzioni in Abissinia, i lager in Libia, le violenze al meridione,...). Infine offre anche una lettura politica del presente, per comprendere che forse l'Occidente non è poi così in grandi di dare lezioni di etica e valori ai paesi del cosiddetto terzo mondo.
...ContinuaDa proporre nelle scuole, da far studiare ai nostri politici. Italiani brava gente? Non sempre, anche noi abbiamo i nostri scheletri negli armadi, solo che questi armadi sembrano ancora ben chiusi. Razzismo, guerra di religione, xenofobia, genocidio: tutto già visto.
...Continua