Assai teatrale nella scrittura dei dialoghi. Le vicende sono viste e vissute attraverso gli occhi del personaggio del professore, attorno al quale tutto ruota. Lui rappresenta l'equilibrio e probabilmente il punto di vista dell'autore, un punto di vista idealmente "umanamente" tranquillo, sobrio e moderato. Le opinioni e le azioni costruite sugli altri personaggi sono invece più estreme o lo diventano con l'evolversi degli eventi. Lettura scorrevole. L'autore ha saputo mantenere vivo l'interesse del lettore fino alla fine senza ricorrere a trucchetti spesso utilizzati da altri scrittori di cassetta. Così come in un giallo di Simenon/Maigret abbondano le descrizioni dove si va a mangiare o ci si fa portare birre e panini, anche qui il trait d'union è il bere whiskey: alla fine del libro ne sono stati bevuti ettolitri(osservazione che non c'entra con il senso della storia, ma che non ho potuto non notare). Chi ha una famiglia, marito/moglie e figli grandi e grandicelli, potrà fare propri i sentimenti dei personaggi principali.
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