Nel 1896 Wells scrisse quest'opera incredibile per i temi trattati, per le immagini evocate e per il linguaggio usato.
Gli uomini-mostri, nati da esperimenti folli con gli animali, sono una invenzione originale e unica. Spaventano e affascinano il lettore e sono un monito sulle aberrazioni che, a volte, la scienza comporta in nome della ricerca.
Anche la figura di Moreau, re pazzo di un'isola terrificante, ha molto carisma. Il suo mix di genialità e cattiveria lo rende un personaggio memorabile, quasi un simbolo nella letteratura fantastica.
La mia scoperta di Wells prosegue con sorpresa e grande interesse.
...ContinuaUn buon libro di fantascienza, con vene di gotico e di orrore. I temi trattati, tenendo conto dell'epoca in cui sono scritti, sono sensazionali, disturbano e ti fanno riflettere. La scrittura è molto fluida, azioni e dialoghi rendono la lettura piacevole: un romanzo molto moderno in questo.
...ContinuaHo deciso di leggere questo romanzo perché citato nella serie tv "Orphan Black", e mi sono molto incuriosita. Il mio disappunto è arrivato quasi subito: per mia ignoranza, l'argomento principale è di un moderno Frankenstein, ma le sue cavie non sono cadaveri da riportare in vita, ma animali che vengono vivisezionati e trasformati in caricature di umanoidi.
Wells ha sicuramente un talento ed una fantasia da fare invidia a molti scrittori, ma essendo animalista e vegetariana, ho trovato questa lettura estremamente fastidiosa a livello di trama.
Purtroppo non posso promuoverla.
Un classico, con una sfumatura horror/ grottesca.
Un testo che risente dei suoi anni e della sua epoca. Non mi è dispiaciuto, tutto sommato, anche se non amo le storie che parlano di navi e naufragi, e tutto ciò che ad esso è collegato.
E' quantomeno curiosa la storia del dottor Moreau e del suoi bizzarri mezzi uomini, capaci di provare dolore ma non totalmente umanizzati.
E dire che gli bastava così poco a quel dottore per essere un vero uomo.
Un uomo di nome Pendrick, a seguito di un naufragio nell’oceano Pacifico, viene accolto a bordo di un’imbarcazione zeppa di animali di proprietà di un tale Montgomery e del suo fido e strambo assistente M’Ling.
I due uomini conducono Pendrick su un’isola sconosciuta, abitata da un eccentrico scienziato, il dottor Moreau.
Il giorno dopo il suo arrivo, Pendrick ha un incredibile incontro con degli esseri umani con delle fattezze simili a dei maiali.
Queste mostruose creature lo inseguono, ma Pendrick riesce in qualche modo a scappare alla loro furia.
Sconvolto per quanto visto, l’uomo chiede spiegazioni a Montgomery che però si rifiuta di dargliele.
Durante la sua permanenza sull’isola, l’uomo verrà pian piano a conoscenza degli orribili esperimenti perpetrati ai danni degli esseri umani da parte del dottor Moreau.
Romanzo che, purtroppo, sente molto il trascorrere del tempo, ma nonostante ciò l’ho letto molto volentieri, Wells aveva senza alcun dubbio il dono di saper prevedere nel futuro come il suo collega Jules Verne(ha anticipato di due secoli il cinismo della moderna scienza), un romanzo ricco di avventura, di mistero(ci sono tanti rimandi a Edgar Allan Poe e a Lovercraft) e di ambiguo fascino che contraddistingue lo scienziato folle che tenta di emulare Dio(tema che ricorda molto Robert Louis Stevenson e il suo dottor Jekyll).
Wells ha dato senza alcun dubbio vita a un romanzo di una visionarietà e di una potenza narrativa quasi uniche, peccato però che, come scritto sopra, risenta parecchio del trascorrere del tempo. Comunque sia lo consiglio, soprattutto agli amanti del genere fantascientifico.