scheda completa:
http://www.bibliotecagalattica.com/romanzi/musica_del_sangue.html
Il protagonista del romanzo è un giovane ricercatore, Vergil Ulam. Approfittando della libertà di ricerca concessagli all'interno dei laboratori dell'azienda biotech per cui lavora, nel campo delle biotecnologie, Vergil è riuscito a creare dei linfociti senzienti, da lui ribattezzati noociti. Scoperto, Vergil è costretto a distruggere tutto ma non vuole rinunciare alle sue creature e decide quindi di iniettarli nel proprio sangue. Nonostante Vergil tenti di controllarli, i noociti prendono controllo del suo corpo e riescono infine anche a propagarsi all'esterno, cambiando per sempre il destino dell'umanità e del pianeta Terra.
Il romanzo è l'ampliamento dell'omonimo racconto La Musica del Sangue. L'idea di base dell'opera. la possibilità di vita cosciente su scala microscopica, è sicuramente intrigante. L'autore esplora con abilità cosa possa significare vita cosciente su quella scala, la possibile nozione di individuo, di rapporti tra di essi e di organizzione sociale. Sul piano dell'intreccio, la prima parte del romanzo è ben costruita e veramente avvincente, immergendo il lettore in un thriller bio-tech mozzafiato.
Dopo che i noociti hanno ottenuto accesso al mondo esterno, l'opera perde invece di convinzione; l'autore si lascia trascinare nell'esplorazione di concetti di fisica speculativa (riflessioni sul principio antropico che ricordano La Nuova Realtà) affascinanti ma abbastanza nebulosi, soprattutto sul piano delle ricadute immediate a livello di intreccio narrativo.
Se il personaggio di Vergil è ben sviluppato, l'introduzione di nuovi personaggi a metà dell'opera non convince. I filoni narrativi ad essi legati sembrano orpelli, aggiunte fine a se stesse che mal si conciliano con il corpus principale del romanzo. Come già accennato, nelle fasi finali, l'intreccio risulta in parte confusionario con un finale che non chiarisce affatto le idee al lettore.
Concludendo, l'opera è sicuramente consigliata a tutti gli appassionati. Rimane però una certa insoddisfazione di fondo per un romanzo che poteva diventare un vero e proprio capolavoro e invece non ha saputo, a nostro avviso, sfruttare interamente le potenzialità delle sue idee di base.
Preso nella ben fornita (anche se non di cose che interessino me) libreria di Auronzo per 4 euro, facendo fede alla trama che pareva essere parecchio intrigante e al nome dell'autore non nuovo alle mie orecchie, devo ammettere di essere rimasto piuttosto deluso da questo romanzo... :(
Vergil Ulam è uno dei ricercatori più brillanti della Genetron, azienda che si occupa di genetica avanzata, ma spesso tende ad esagerare nei propri esperimenti portandoli ben oltre i limiti di sicurezza standard: proprio per uno di questi suoi "sgarri", legato allo studio di nuclei cellulari 'intelligenti', viene licenziato ma, conscio che il suo lavoro al quale ha dedicato gli ultimi anni della sua vita verrà distrutto, decide di continuare il suo lavoro facendo personalmente da cavia...
Nonostante una partenza abbastanza intrippante e misteriosa, con diversi buoni spunti di riflessione sia sul piano "umano" che su quello scientifico, la vicenda si sfalda poi in una accelerazione troppo repentina degli eventi che trasforma la trama da un interessante thriller genetico-tecnologico in un horror di "serie B" peraltro piuttosto banale e sconclusionato: dopo 60-70 pagine di attesa e con un timing ben gestito e coinvolgente, si passa infatti, nel giro di sole 5-10 pagine, a un'America devastata dalle mutazioni, senza avere neanche un minimo di spiegazioni basilari su cosa sia successo in appena 3-4 giorni...
Le parti più tecniche, in particolar modo l'analisi delle cellule "pensanti", risultano anche ben fatte e sviluppate, dando al tutto una parvenza di buona (fanta)scientificità, ma non pochi sono gli elementi che sembrano essere stati inseriti nella storia solo per allungare il brodo, "tanto per": so che originariamente questo romanzo era un racconto, poi ampliato, ma le vicende di diversi personaggi (Jerry & John e la madre di Ulam su tutti) risultano chiaramente riempitive e pure non di buon livello visto che non si sa nemmeno da dove si parta, nè dove si arrivi.
L'edizione da me letta, nonostante qualche errore deturpante in fase di traduzione (uno su tutti, la frase: "Ma la più parte delle cellule"), si fa leggere senza sussulti.
Insomma:
3-4 stelle per l'intrippante idea iniziale e le prime 70-80 pagine...
2 per lo svolgimento, a tratti veramente mal sviluppato, sia dal punto di vista della "temporizzazione" sia da quello dei personaggi...
1-2 per il finale scontato e poco incisivo...
...mmm... non ci siamo... :(
...ContinuaAvviso subito che Greg Bear è sicuramente uno dei miei autori di SF preferiti, quindi il giudizio può essere falsato.
Questa storia l'ho letta all'inzio in forma di racconto, qualche anno dopo ne è uscito un romanzo che all'idea inziale (quella delle cellule riprogrammate) ha aggiunto la componente speculativa vera e propria che è la vera cosa interessante del romanzo: la realtà si adatta alla intelligenza che la esplora.
Idea affascinante che ha tutta una serie di implicazioni veramente interessante.
Da leggere anche solo per questo aspetto.
...Continua"Niente è perduto.
Niente è dimenticato.
Era nel sangue e nella carne,
e ora è per sempre."
Vergil Ulam, brillante ricercatore dei Genetron Labs, sta lavorando segretamente alla produzione di nuclei "intelligenti" di materia cellulare, capaci di evolversi e di apprendere con straordinaria rapidità.
Ma quando Ulam infrange le norme di sicurezza del laboratorio e viene licenziato, si rifiuta di distruggere il suo esperimento come gli è stato ordinato e decide invece di iniettarsi nel sangue le colonie cellulari e diventare così egli stesso un nuovo straordinario esperimento.
Ma sarà l'inizio di un'epidemia inattaccabile, un universo di miliardi di cellule senzienti in espansione che inghiottono l'America del Nord trasformandola in uno scenario alieno...
Ma è una catastrofe o un nuovo gradino nella scala dell'evoluzione? Un romanzo che nonostante sia stato scritto nel 1985, presenta tutte le sfumature e gli scenari di quelli moderni e futuristici. Un intreccio di fantasy ed horror da apprezzare!
Le prime sessanta pagine fanno sperare decisamente bene, nella lettura che avrei voluto. Decisamente interessante l'ambientazione, le case farmaceutiche, gli esperimenti... D'improvviso poi evolve in maniera troppo repentina, e tocca i limiti di un horror spicciolo, da quattro soldi. Una forma di "epidemia" che si sviluppa in modo differente a seconda della situazione pensata dall'autore. Alcune parti del libro sono solo fini a se stesse, con l'introduzione di personaggi che non hanno alcun senso e alcune spiegazioni tecniche tirate per le lunghe e noiose. Forse neanche l'autore sapeva esattamente dove sarebbe arrivato. Interessante il tipo di intelligenza superiore che per certi versi somiglia ad una moderna struttura di rete serverless p2p, e d'altra cerca di somigliare al concetto di singolarità.
...Continua