Diffido degli intrighi vaticani et similia, ma lo comprai lo stesso a 5 euro in una stazione di servizio attratta dalle immagini della Divina Commedia sulla copertina e dal prezzo.In fondo, mi dissi, non dovrei essere preda dei pregiudizi letterari.Lo lessi diligentemente nonostante il fastidio per il pedissequo e arido elenco di erudizione, gli sbadigli per la storia d'amore che scocca implacabile tra eventi che avrebbero traumatizzato anche Ercole e Maciste e la viva antipatia per la protagonista (una suorina dalla salute di ferro e dagli ormoni intonsi ).
Ebbe il merito di farmi vacillare sui versi del Purgatorio ma non sulle parole greche.Mi dimostrò infine come si possano scrivere 479 pagine di trama inconsistente che stride di contrasto con le nozioni storiche e un finale da sghignazzo.Per non parlare della toccata e fuga alla mafia della famiglia della suorina,un vero cavolo a merenda .
Un thriller storico di pregevole fattura, dettato dalle conoscenze di una romanziera storico-archeologa di elevate capacità. Matilde Asensi si conferma ottima scrittrice e sulla scia di opere come il codice da vinci confeziona la sua personalissima ricostruzione del messaggio contenuto nel Purgatorio di Dante. Tre novelli detective sono incaricati di risolvere il mistero legato alla scomparsa delle sante reliquie della Vera Croce. Tra prove incredibili e avventure affascinanti una suora, un archeologo ed una guardia svizzera si lanciano alla caccia di una setta antichissima. Pregevole racconto, da leggere, anche in vista del sequel, uscito dopo qualche anno dal grande successo del primo romanzo.
...ContinuaBello, coinvolgente e sicuramente interessante per tutte le descrizioni dei luoghi con le differenti culture, usanze e curiosità.
Forse un po' troppo ripetitivo nell'andamento dell'indagine in ciascuna tappa
L'ultimo Catone si divora, molto coinvolgente nei suoi misteri ed intrighi. I tre protagonisti sono impegnati nella caccia agli Staurophylakes per conto del Vaticano, guidati dai versi del Purgatorio di Dante Alighieri. Mi ha talmente incuriosito la trama che sono andata a documentarmi per vedere se queste figure siano esistite veramente. Il finale mi è sembrato un po' tirato, troppo dettagliato, una descrizione eccessiva di cui si poteva fare a meno.
Non conoscevo questa autrice, ma sono piacevolmente colpita dal suo modo di scrivere, chiaro e scorrevole, senza fronzoli, sicuramente leggerò anche il seguito.