L'ultimo oracolo

Classico libro che mescola l'archeologia/mitologia con scene di azione e sparatutto.
Ovviamente prediligo le parti relative ai misteri e alla mitologia, per cui la trama mi aveva catturato: esiste da qualche parte ancora l'ultimo oracolo di Delfi?
Ho trovato la parte di fuga dei 3 bambini con l'adulto molto noisa, invece.
Interessante anche se molto crudo l'approfondimento sugli esperimenti sui bambini, così come l'ipotesi delle origini del popolo rom.
Insomma, senza infamia e senza lode, una lettura leggera e scorrevole, per distrarsi da qualcosa di più impegnativo.

"Monk era intrappolato tra le tigre e il cecchino. Ma non era quello l’unico pericolo. Un altro incombeva su di loro, come una cappa di fuoco. Al di là della città, il lago Karacaj splendeva emettendo radiazioni. Anche stare fermi lì era letale." Queste poche righe solo per far capire in che razza di situazioni Rollins mette i propri personaggi. Un libro bellissimo! Avventura e azione si mescolano senza soluzione di continuità: quando pensi che sia finita non sei che all'inizio di un nuovo inseguimento, di una nuova sparatoria, di una nuova scoperta! I russi da anni studiano l'autismo e la capacità straordinarie che presentano alcuni che ne soffrono. Grazie all'aiuto di alcuni di questi bambini, tentano di mettere nuovo ordine nel mondo... ovviamente mettendosene a capo.
Da iniziare a leggere solo se si è certi di poterlo finire prima di lasciarlo!

Questo volume mi ha lasciata davvero indecisa su che voto dargli. L'inizio è stato difficile, pieno di spiegazioni scientifiche e mediche che andavano leggermente oltre le mie conoscenze e perciò pensavo che fino alla fine mi avrebbe solo annoiata. Invece no. Il grande colpo di scena è che alla fine ho provato una grande empatia per alcuni personaggi in particolare. Questa sensazione sembra proprio provocata dall'autore, come se l'unico obiettivo fosse davvero quello di trasmettere empatia, come uno dei protagonisti è davvero capace di fare.
Assolutamente fantastico.