E si giunge alla conclusione del secondo libro (edizione inglese, intendo)… Succedono tante cose e altre cose rimangono in sospeso grazie a un sapiente uso del cliffhanger. Le descrizioni dell'assedio di Approdo del Re sono fenomenali e coinvolgenti: sembrava di essere davanti a uno schermo!
...ContinuaTerminato il quarto capitolo di una delle epopee fantasy più seguite e apprezzate degli ultimi anni. Quella de “Il trono di spade” è una lettura impegnativa, non tanto per il contenuto della storia, ma per la mole di libri prodotti da Martin. Il fatto di aver iniziato la lettura di questa saga dopo anni dalla sua produzione mi ha sicuramente risparmiato spiacevoli attese che, soprattutto con Martin, possono essere cause di dimenticanze e confusione tra eventi e personaggi. Già il fatto di suddividere le vicende dei vari protagonisti in tanti capitoletti, e riprenderli a volte con dubbia frequenza, è spesso motivo di irritazione e disordine mentale. Nello specifico del quarto libro, alcuni personaggi – anche chiave – non vengono affatto menzionati, poiché sono esclusivamente tre o quattro le principali figure narranti.
Assistiamo a vicende che, seppur importanti, sono sviscerate in fin troppi capitoli e troppe ripetizioni: più proseguo con la lettura e più mi rendo conto di quanto Martin non sia in grado di condensare le informazioni con il beneamato e – poco apprezzato – dono della sintesi. Capisco l’esigenza di scaldare la fiamma del lettore e portarla a bollore pian piano, ma qua si rischia di scadere nella mediocrità. Interi capitoli di NULLA. Sono davvero pochi i momenti in cui succede davvero qualcosa che dia una svolta alla trama, tutto il resto è un allungamento compulsivo di un brodo che altrimenti sarebbe tutt’altro che sciapo. Interi capitoli su Jon per dire quanto sia tetra e fredda la vita oltre la Barriera, pagine e pagine per dire quanto Sansa sia ormai vittima del suo stesso sogno amoroso e prolisse litanie mentali di Tyrion, che resta tuttavia il personaggio più interessante della saga.
Il Trono di Spade si sta rivelando un’epopea interessante ma che ha forse subìto troppo la pressione di scelte commerciali che ambiscono a una produzione costante e prolissa, tanto da mungere la vacca fino agli sgoccioli.
...Continuasempre più ingarbugliato e intrigante. Anche se alcune parti andavano approfondite, cosa che forse ,e spero, succederà nel prossimo libro
Bello come gli altri. Anzi, meglio: i capitoli di Bran sono diventati più interessanti.
Come sempre Martin mi travolge e mi porta a vivere letteralmente le vicende dei suoi meravigliosi protagonisti.
Ho fatto fatica a leggerlo solo per il fatto che è molto denso di fatti, se non si è concentrati si rischia di perdere il filo. Tyrion fantastico stratega come non mai, Cersei sempre più diabolica. Ma il mio preferito rimane Jon Snow.
Ottima lettura.