Ho scelto questo libro perché volevo ritrovare alcuni dei personaggi di Rinascimento Privato, che è uno dei miei libri preferiti in assoluto.
E ci sono: l'impetuosa Isabella d'Este, fresca marchesa di Mantova, la madre Eleonora d'Aragona e tanti altri personaggi che compaiono anche tra le pagine della Bellonci. Ma soprattutto ci sono Ludovico il Moro e Beatrice d'Este, sua sposa novella.
Qui i ritratti differiscono: Ludovico il Moro è un personaggio complesso, tormentato dai fantasmi del passato, spinto dall'ambizione altrui quanto dalla propria a diventare duca di Milano. Qui non si fa menzione della sua presunta passione per la cognata, l'attenzione è tutta per le sue donne più o meno ufficiali.
È Beatrice d'Este che differisce completamente: qui è una giovane donna che accetta il proprio destino, inizialmente a fatica, ma poi affermando sempre di più la propria volontà, mostrando un'intelligenza e una profondità notevoli. Se il ritratto che esce da questo romanzo di Ennis è veritiero, la domanda che chiude il libro è legittima: il Rinascimento italiano sarebbe stato lo stesso se non fosse mancata in così giovane età?
A parte il fascino dei personaggi, ho trovato il romanzo ben costruito. Non mi resta quindi che consigliarlo agli amanti del genere.
...ContinuaSe amate i romanzi storici questo è un libro che non dovete perdervi. Io però sono convinta che sia un romanzo in grado di appassionare anche chi non è interessato alla storia.
Veramente imperdibile!
Forse non proprio accurato dal punto di vista storico, certamente molto romanzato, centrato sui sentimenti e sulle relazioni tra le persone. Come sempre, dipende da cosa ci si aspetta. Se si vuole un saggio od un libro di storia, si cerca altrove. Se ci si rilassa e ci si abbandona alla scrittura, alle descrizioni, ai dettagli, è una lettura piacevolissima.
...ContinuaPer essere precisi, non l'ho letto adesso, l'ho letto, a voce alta, alla mia vicina. Io l'ho letto appena è uscito.
La Milano di fine 1400 fa da cornice a due giovani cugine, belle ed ambiziose: Beatrice d'Este, moglie di Ludovico Sforza detto il Moro, ed Isabella d'Aragona, moglie di Gian Galeazzo Visconti, nipote del Moro.
Entrambe non sono figure solamente di pura rappresentanza a fianco dei rispettivi mariti, ma donne dotate di profonda intelligenza necessaria per la partecipazione attiva alla politica dell'epoca.
Interessante la costruzione del romanzo a tratti epistolare, anche perchè in considerazione del periodo storico le notizie venivano per l'appunto comunicate principalmente tramite corrispondenza, e a tratti troppo lungo e pesante. In generale, è un romanzo che mi è piaciuto per i riferimenti storici del ducato di Milano e per gli avvenimenti che stavano cambiando l'Italia in quella attuale; anche sotto il profilo artistico non manca il grande Leonardo con una delle opere più famose, il Cenacolo, che cercava di dare splendore ad una città minacciata dai francesi. Nel complesso, un romanzo che si può leggere tranquillamente senza infamia e senza lode.