Raccontare l'indicibile sondando i retroscena dell'uomo con una precisione crudele, quasi chirurgica, non è semplice. A.M. Homes ci prova, correndo a vele spiegate verso il peggio, narrandoci il disgusto, la sgretolazione,la devianza, la perdita di ogni certezza e di ogni punto di riferimento.
In questo romanzo ci sono il buio e l'angoscia che non lasciano scampo. Non c'è respiro, non c'è orizzonte, non esiste futuro né redenzione. L'uomo ha fallito.
Una lettura disturbante. Solo per stomaci forti.
Incommentabile. Trovo patologico che qualcuno scriva un obbrobrio del genere e ancora più patologico che una casa editrice decida di pubblicarlo. Violenza, sesso, pedofilia, necrofilia. Tutto gratuito. Sono disgustata.
Lui è un pedofilo, in carcere da 23 anni per la macabra uccisione di una bimba abusata. Lei è una giovanetta di che si affaccia in modo perverso al sesso e all’amore. Li lega una corrispondenza in cui raccontano le loro deviazioni e il loro passato fatto di traumi subiti e inferti. Quasi a giustificare e sublimare le loro iniquità.
Un libro duro, doloroso, che percorre i territori della morbosità. Una Homes che esibisce senza vergogna la parte sporca della sua anima, in una storia oscena e disturbante. Una spudorata, grandissima Homes.
Un pedofilo condannato all’ergastolo, anche per omicidio, intrattiene una fitta corrispondenza epistolare con una ragazza ventenne. La ragazza condivide le stesse passioni sessuali del suo amico di penna. Lui, innamorato della “lolita”, le dà consigli e soprattutto racconta la sua vicenda personale che lo ha portato fino in carcere. Il pedofilo è un uomo colto, intelligente e, forse, raffinato:
http://www.fragmenta.it/index.php/la-fine-di-alice/
...ContinuaE' incredibile come la Homes, una donna, sia riuscita a penetrare nella mente malata di un pedofilo rendendo in maniera cruda determinati meccanismi psicologici che riteniamo impensabili ma la scrittura dell'autrice è come una calamita che attrae comunque a voler andare avanti, a vedere dove si vuol andare a parare per colmare l'innata curiosità umana verso tutto ciò che è malato e repellente. In questo caso la Homes ci porta nei meandri della pedofilia ponendoci dei quesiti come: qual è il confine tra il bene e il male? Nella fattispecie, deriva solo dal pedofilo, da chi l'ha reso tale o da familiari troppo distratti? Qual è il ruolo attuale delle istituzioni come la famiglia e la scuola? Pedofilia può essere sinonimo di vero amore? Sono quesiti duri ai quali è difficile rispondere ma la loro insolubilità da all'opera un grande fascino e l'impressione di una bomba ad orologeria che non aspetta altro che esplodere per mettere a nudo le ipocrisie della società.
...Continua