Audiolibro (Biblioteca)
Il commissario Montalbano, quindi una garanzia! Sempre divertente, sempre arguto, sempre piacevole. Credo che Camilleri mi accompagnerà tutta la vita, perché davvero mi rilassa, mi diverte e risveglia la mia “sicilianità”! Sarà quindi visto con un occhio di riguardo qualsiasi storia… come questa, iniziata con un teatrino intorno ad un morto, persona importante ritrovata in landa ambigua. Tutti sono convinti per causa di morte naturale… il ns NO! E ne avrà ben donde…
Una delle prime storie del commissario più famoso d'Italia, con un Camilleri ai suoi massimi livelli. Letto a distanza di anni, forse a suo tempo ho anche visto l'episodio tv, l'ho davvero apprezzato.
Ho trovato il libro leggero e divertente.
Non c’è ancora l’approfondimento dei vari personaggi (Catarella, Mimì, Fazio etc.). Anzi Catarella non c’è proprio. Come giallo non è un granché, forse anche perché ricordavo perfettamente la puntata vista nella serie TV. La storia parte molto bene e poi si appiattisce dopo il capitolo 2, ma recupera molto negli ultimi 3 capitoli. Insomma come giallo l'ho trovato un po' scialbo e non tanto interessante, si c'è un po' di inventiva ma è anni luce rispetto ai capolavori di Agatha Christie o Conan Doyle. Insomma è un libro che si fa leggere e che diverte-
Comunque secondo me si deve apprezzare soprattutto l’ironia, la satira politica e la bella scrittura di Camilleri. Il mio voto è tre stelle e mezzo.
Come ogni estate, prima di andare in vacanza, cerco un libro che mi racconti qualcosa del posto dove andrò. Quest’anno sono andato in Sicilia e chi meglio di Camilleri poteva raccontarmi un po' di Sicilia?
Ammetto che era il mio primo romanzo del grande scrittore ormai scomparso e così ho deciso di partire dall’opera prima del commissario Montalbano, La forma dell’acqua, appunto.
Questo giallo inizia con un cadavere, quello dell’ingegner Luparello, ritrovato da due netturbini in una zona malfamata, la mànnara. Giunto sul luogo il commissario Montalbano riceve la notizia che l’omicidio (perché Montalbano è già convinto di questo) sia avvenuto durante un incontro sessuale. Sul posto viene ritrovata poi una borsa con le iniziali IS che al commissario fanno venire in mente Ingrid Sjostrom, una bella svedese famosa nel paese per alcune sue liaison controverse. Nella storia ci finisce dentro anche l’avvocato Rizzo, consigliere politico del defunto e amico della Sjostrom…
Non proseguo oltre perché poi rischio di svelarvi il seguito delle indagini ma sicuramente non mancheranno i colpi di scena
Il romanzo è scritto in maniera scorrevole pur utilizzando frequentemente dei vocaboli in dialetto (alcune volte non nascondo che ho dovuto cerare su Google il significato), e inoltre Camilleri con quel suo dico non dico (più che suo di Montalbano) riesce sempre a tenere il lettore attaccato alla storia.
Insomma c’è voluta la Sicilia per farmi leggere un romanzo di Montalbano ma alla fine devo dire che mi è piaciuto molto. Così come la Sicilia appunto.
...ContinuaUno stimato dirigente politico di provincia muore con i calzoni abbassati nel posto più infame del paese, tra prostitute, clienti e papponi.
Ma una volta accertato dal patologo che si tratta di morte naturale, come può il commissario Montalbano condurre delle indagini che nessuno vuole per smascherare la colossale messa in scena che si cela dietro le apparenze?
L’esordio del celebre personaggio nato dalla penna di Camilleri non poteva essere migliore.
Il merito se lo dividono la proverbiale ironia dell’autore, che ridicolizza la borghesia italiana dedita alla difesa ad oltranza della propria immagine, e lo stesso commissario Montalbano, figura riuscitissima nelle sue debolezze umane bilanciate da un intuito formidabile.
La trama è un continuo susseguirsi di trovate, colpi di scena e rivelazioni clamorose che scacciano efficacemente la noia.
Il siciliano italianizzato di Camilleri può rappresentare uno scoglio nella lettura, ma una volta fatta l’abitudine certe espressioni si rivelano uno spasso assoluto.
Azzeccati anche i personaggi che interagiscono con il protagonista, mai banali e caratterizzati da tratti umani decisamente credibili.
Un altro aspetto che soddisfa sono gli espedienti che Montalbano è capace di mettere in gioco per stanare i sospettati che preferirebbero rimanere nell’ombra, così come gli intrallazzi per favorire la povera gente ed i diseredati che nella quotidianità sarebbero destinati altrimenti ad essere gli eterni sconfitti.
Per citare ancora una volta la potente ironia dell’autore, Camilleri diventa irresistibile quando trova lo spunto per infilare un’allusione all’attualità politica italiana del momento, oppure tra pagina 102 e 103 quando, attraverso le parole del cronista televisivo Nicola Zito, traccia il ritratto del classico figlio di papà.
Come avrete capito questo breve romanzo è in grado di sprigionare una capacità narrativa più unica che rara, rimarrete prigionieri delle pagine di Camilleri sino in fondo e con somma soddisfazione.