Peccato, le premesse c'erano tutte e sono partita cercando di trarne il meglio, ma purtroppo l'approccio dell'autrice è quanto di più lontano apprezzi nella narrativa. Perchè questa è, c'è poco di vero e comunque i dialoghi sono davvero banali e artificiosi, per nulla spontanei, sembra di guardare una telenovela di bassa qualità. Mi piace molto l'arte, ho rispolverato un po' di nozioni e riscoperto i dipinti di Artemisia Gentileschi, ma l'autrice usa un tono eccessivamente didascalico per descrivere le opere. Quello che ne esce comunque è un'Artemisia che non rispecchia il personaggio reale e questo mi dispiace. L'autrice modifica eventi della sua vita e anche fatti storici e sinceramente non ne ho capito sempre il motivo. La vera Artemisia, da quanto emerge dalle biografie pubblicate, ha avuto una vita un po' meno casa e chiesa diciamo, meno martire, e forse la Vreeland ha pensato che il pubblico non la avrebbe apprezzata per quello che era e l'ha travestita da qualcos'altro. Non sminuisco per nulla quello che ha dovuto affrontare da ragazza e che l'ha segnata sicuramente per sempre, ma per il resto questo libro non è la fonte migliore dalla quale attingere qualcosa. Si può forse riconoscere un merito alla Vreeland, quello di aver calato Artemisia nei panni del nostro tempo, per renderla più affine ai lettori di oggi e per creare qualcosa di nuovo e mai letto, ma i lettori non sono tutti uguali e io personalmente non ho apprezzato questa direzione.
...ContinuaHo appena terminato la lettura di questo bel libro. È stata una lettura lunghissima perché continuamente interrotta dalle ricerche che ho fatto sui vari pittori o sulle opere citate.
Quante cose ho imparato che non conoscevo se non sommariamente!
Questa lettura mi lascia dentro tante cose quindi, compresa la voglia matta di visitare Firenze e vedere almeno una delle tante "Giuditta" dipinte da Artemisia.
Mi rimane anche la consapevolezza di quanto sia cambiata la condizione della donna rispetto ai tempi della Gentileschi, anni in cui alcuni settori apparivano di esclusiva pertinenza maschile e in cui una vittima di stupro veniva trattata come colpevole e additata per essersi "meritata" la violenza... ah no... questo non è cambiato, purtroppo.
Artemisia una grande donna con una passione che contagia........
In molte recensioni ho letto che si consiglia il libro agli amanti dell'arte. Io invece ho dovuto fare lo sforzo di abbandonare le mie conoscenze di storia dell'arte per poter apprezzare lo stile del libro. Le parti in cui Artemisia racconta il processo creativo dietro alle sue opere è sicuramente coinvolgente (anche se tiene poco conto di cisa volesse dire essere un professionista della pittura nel barocco) mentre la parte più deludente è quella dedicata alle relazioni personali che sono superficiali (anche se si nota lo sforzo di andare oltre) e finalizzate al solo svolgimento della storia. Il libro racconta la vita di Artemisia inventando e rielaborando alcuni elementi di verità ma non è una biografia. È lo spunto dato all'autrice per raccontare la storia di una donna madre/lavoratrice diremmo oggi combattuta tra la carriera e la famiglia in un certo senso. C'è poco dell'arte o della storia del suo tempo ragion per cui Artemisia somiglia più alle donne del nostro secolo che non al suo.
...ContinuaEra da tempo che non mi appassionavo così tanto ad un libro e questo sicuramente mi rimarrà impresso nella memoria a lungo. Prima di iniziarlo, leggevo tra le recensioni che era il libro adatto agli amanti dell'arte: beh, a mio riguardo, lo è per tutti. L'autrice è riuscita a darà una umanità strabiliante alla protagonista, descrivendone emozioni e sensazioni davvero accuratamente, come se quasi le potessi provare anche tu. Ed è proprio da esse che riesci a capire a pieno il mondo che abitava Artemisia, dove la donna vive ai margini della società e la Chiesa costituisce una forte autorità.
Se il racconto fosse durato di più gli avrei dato anche 5 stelle. Mi è dispiaciuto che sia durato così poco.