Meraviglioso racconto di un amore malinconico.
Si tratti di un libro molto molto buono. In esso vi sono, e rappresentati in maniera compiuta e matura, tutti i temi principali che sono alla base di lavori particolarmente incentrati sulla simbologia e forse anche più letti, fra quelli di Murakami, come "L'uccello che girava le viti del mondo" e "1Q84". A differenza di questi, però, il libro in questione è di gran lunga più breve. A mio parere, se vogliamo guardare al significato di base dei simboli e delle metafore, questo è un vantaggio; potrebbe dunque essere un'idea considerare questo libro come buon punto di partenza per chi voglia avvicinarsi per la prima volta a questo autore. Come se fosse una sorta di compendio, infatti, con questo libro così concentrato e ben fatto si possono cogliere abbastanza agevolmente le strutture narrative, logiche e filosofiche su cui l'autore ha costruito il libro, anche se si conosce poco o affatto il lavoro di Murakami in generale. L'opera mi ha dunque soddisfatto per chiarezza di significato e per la struttura (quasi del tutto) senza fronzoli ed orpelli. A completare il quadro, che si traduce in pochi personaggi e una storia asciutta, c'è poi il racconto in sé, basato su di uno stile semplice e una prosa di un ritmo così regolare e quasi "musicale" da risultare addirittura rilassante, che permette ai concetti di essere assimilati e di sedimentarsi facilmente. Approvo!
...ContinuaMurakami è l'autore elegante e nostalgico che leggo quando non riesco a concentrarmi su storie troppo complesse o aggressive. Mi rilassa e apprezzo tanto la sua capacità descrittiva che spesso utilizza per raccontare situazioni molto semplici rendendole comunque tanto piacevoli. Il suo Giappone è calmo, le sue citazioni musicali immancabili. Questo è tra i suoi romanzi più brevi e il protagonista racconta la storia della sua migliore amica, una donna senza grandi qualità ma che rende il suo mondo migliore. L'amica, Sumire, passa le sue giornate a scrivere per diventare autrice di romanzi, ma smette quando comincia a lavorare per Myu, una donna di successo che la affascina subito. Ci vengono presentati i dialoghi tra i due amici e le due donne, ma la parte più ispirata è forse quella dei pezzi di diario della ragazza.
Un altro bellissimo romanzo che si aggiunge lista dei Murakami che ho preferito.
una storia bellissima tra onirico e surreale.
un incredibilo talento di scrittore.
Da grande amante di Murakami ho letto la maggior parte dei suoi romanzi (in ordine casuale) e mi sono piaciuti tutti, soprattutto per i tratti di realtà onirica che li caratterizzano.
Questo è forse il primo libro che invece mi lascia con l'amaro in bocca. La storia è ben sviluppata e i personaggi hanno un buon approfondimento, soprattutto il narratore di cui, nonostante non veniamo mai a conoscenza del nome, risulta comprensibile a livello empatico. Eppure mi sembra che manchi qualcosa. Il libro si chiude troppo frettolosamente e manca un spiegazione (anche se onirica) che giustifichi la scomparsa di Sumire.
Insomma, questo non è affatto tra i libri meglio riusciti di Murakami. Fortuna che non ho iniziato a leggerlo proprio partendo da questo romanzo, altrimenti è probabile che non avrei mai proseguito.