Terzo capitolo della serie! veramente bello! la figura di Akasha è inquietante e affascinante, la storia si svolge in maniera eccelsa e lineare anche se vi sono moltissimi personaggi, anne rice riesce a non confondere il lettore e a dare vita a un romanzo epico! capitolo meraviglioso! che altri dirvi? leggetelo!
...ContinuaAppassionante!!! Un romanzo che ti rapisce e ti costringe ad incollarti alle sue pagine dalla prima all'ultima! Ricco d'avvenimenti, di sorprese e di personaggi feroci eppure così umani e amabili! Credo che questo sia il volume migliore della saga del vampiro Lestat!
...ContinuaTroppo lungo, troppo descrittivo, ed è davvero un peccato perché la materia buona non manca ma andava plasmata meglio.
Dico la verità: ai nuovi lettori della Rice consiglio sempre di leggere soltanto la prima trilogia, "Intervista col vampiro", "Scelti dalle tenebre", "La regina dei dannati". Quello che c'è dopo, secondo me, non vale troppo la pena di considerarlo. Nonostante qualche scena di valore, infatti, tendo a vederlo come una semplice operazione di marketing voluta più da un editore in cerca di lucro che non dalla Rice stessa. Va bene finché investiga nel passato dei personaggi, ma avrebbe secondo me dovuto evitare di infognarsi ancora nel futuro, quando quel che era stato concluso ne "La regina dei dannati" andava più che bene.
Premesso che il romanzo è piuttosto lento, molto più lento di come lo ricordassi, ha il grosso pregio di riprendere tutti i personaggi comparsi nei precedenti volumi, Santino, Mael e Gabrielle compresi, e chiudere le loro vicende facendole di nuovo incrociare con quella del sempre istrionico Lestat (un Lestat che ancora non è diventato la mammoletta piagnucolosa che sarà nei prossimi volumi). Ricompare addirittura il Daniel che aveva intervistato Louis nel primo volume, e la parte dedicata a lui e Armand è una delle più godibili del libro (specie per l'innocente-ma-ossessivo modo di intendere la vita che ha Armand). Non ci sono insomma troppi nuovi personaggi inutili, abbiamo protagonisti ancora coerenti con se stessi e soprattutto l'intreccio aperto nei primi due libri va a chiudersi perfettamente, con la scoperta delle origini dei vampiri e l'ascesa della regina dei dannati. Questo volume è l'ultimo di quella che chiamo "l'età d'oro della Rice" (e infatti già inizia a perdere). Ho trovato geniale la storia delle gemelle e la conseguente origine dei vampiri. Non sono dei semplici "non-morti", ma ibridi uomo-spirito, ed ecco spiegati i poteri sovrannaturali, la pelle luminescente, gli occhi iridescenti, la telecinesi e compagnia bella di virtù e difetti. Ecco, questa è una cosa che amo molto. Ed è anche ciò che contraddistingue il grosso lavoro fatto dalla Rice sulla figura del vampiro "gotico", che diviene più uno stereotipo umano che la realtà dei fatti. Molto più lenti e noiosi sono stati per me i capitoli dedicati a Lestat e Akasha, il cui piano tra l'altro aveva una sua logica anche se lei come personaggio non mi ha mai detto nulla. Non sono proprio riuscita a immaginarla, se non come un'ombra vaga. Meglio decisamente personaggi "secondari" come il già citato Daniel o lo stupendo Khayman, o la stessa Maharet.
La prosa è sempre molto elegante, da questo punto di vista Anne, autrice pur piena di alti e bassi, rimane una garanzia.
Io sono il vampiro Lestat ...
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