Libro delizioso, ci ho ritrovato tutto ciò che ho sempre pensato della cucina e del cibo.
Mi è piaciuto completamente, ma proprio tutto tutto indice compreso, sono soddisfatta come dopo un pranzo luculliano, tanto da volerlo rileggere e questo mi ha stupita non poco dato che non l’ho mai fatto con nessun altro libro!!
Certo, capisco benissimo che questa è solo la mia umilissima opinione, si potrebbe aprire una luuunga parentesi sui gusti letterari, sullo stile, sui generi e un sacco di altri fattori “seri e importanti” che vengono valutati per poter definire un libro “bello”, ma in questo caso, credo di aver incontrato il fattore X, l’insondabile, quello che sfugge agli schemi e parla direttamente al cuore, al vissuto del lettore, provocando emozioni completamente soggettive.
Ho immaginato l’autrice comporre il suo libro proprio come uno chef con un piatto prelibato. Lillian, la protagonista è la pietanza principale e intorno a lei ruotano i partecipanti al corso di cucina. Le loro storie, come ingredienti che rilascino il loro aroma, da singole voci quali sono, piano piano si amalgamano, fondendosi e dando vita ad un libro gustoso e succulento, naturalmente l’indice è perfetto come ricetta, è per questo che poco sopra dicevo che mi piace pure quello, fateci caso mancano solo le dosi.
Nella storia Lilian, impara dall’esperienza con la madre a consolare le persone dai dispiaceri della vita con piatti e ingredienti in grado di ridare loro la motivazione giusta per ripartire e a me lo spunto per approfondire l’argomento in rete. Mi si è aperto un mondo, ho scoperto una vera e propria filosofia legata al cibo, la cibosofia, interessante ed appassionante.
Storiellina leggera leggera. Amori, tradimenti, amicizie, ricordi, malinconia, si intrecciano in un corso di cucina che spazia dalla dieta mediterranea alle tortillas. Delicatezza e tenerezza per infondere ottimismo e speranza. Non oltre la sufficienza.....comunque.
...ContinuaUn libro che mi è piaciuto davvero molto. La storia di una cuoca e della sua classe di cucina. Interessante come le parole dell'autrice siano riuscite a dipingere la tavolozza di colori, emozioni e sapori che spezie e cibi riescono a donare non soltanto ai protagonisti della storia, ma anche al lettore. Mi è venuta voglia di preparare tutti i piatti squisiti che vengono cucinati nel libro: linguine ai frutti di mare, caffè con cioccolata e panna montata, tiramisù, e perché no anche il tacchino del giorno del ringraziamento, anche se qui da noi non si usa.
...ContinuaQuesto libro delizioso fa venir voglia di fare un corso di cucina :)
Di solito non amo molto leggere i "racconti", storie separate in uno stesso libro, invece devo ammettere che qui non mi sta dando fastidio questa cosa...
Le storie dei singoli personaggi sono raccontate in modo scorrevole ma delicato e profondo.
Sono oltre la metà e per ora la lettura mi piace molto, ha superato le mie aspettative iniziali.
Un inno allo "slow food" associato ai momenti clou o di svolta dell'esistenza. Per un italiano amante della cucina nostrana, alcune pecche si potrebbero individuare negli ingredienti/esecuzione di alcune delle ricette (ma per questo bisognerebbe poi chiedere l'opinione dei giudici di un concorso culinario...). Le storie individuali si intrecciano ed evolvono, correndo però anche il rischio di scadere nel "già letto" o lieto fine scontato. Tutto sommato però è un libro scorrevole, di intrattenimento e si legge, senza impegno, in un weekend.
...Continua