Tra l'oggettificazione delle persona e la personificazione degli oggetti il mondo descritto nel libro è un gran caos... Affetti disfunzionali e oggetti non più utili per la loro funzione fa sì che o personaggi siano smarriti e confusi... come una libreria in disordine
...ContinuaUna scrittura fredda e asettica per trasmettere l'eccessiva importanza che diamo ai legami con gli oggetti, trasposizione sempre più spesso dei legami con le persone
Libro di racconti ortodossamente americani. Alcuni migliori altri peggiori ma con un ottimo livello medio. Personalmente non mi hanno lasciato molto per quanto di lettura molto piacevole.
Il momento è delicato, direbbe Ammaniti.
Il momento è davvero delicato, per me, quando si tratta di racconti. Non so, è come se i racconti rappresentassero una specie di messa a nudo dello scrittore: possono fare davvero schifo o essere incredibilmente meraviglioso, con netta e schiacciante maggioranza del tipo A. O invece sono io che con i racconti ho un problema personale, può essere pure.
Comunque questi non sono male, o meglio sarebbero molto interessanti se letti uno al giorno per dieci giorni -anche a giorni alterni e con i festivi, non c'è problema- , il fatto è che se te li leggi come di solito si legge un libro, dall'inizio alla fine, ti potrebbero comparire degli strani effetti collaterali -ne sono certa.
C'è una desolazione tale, in ognuno dei racconti, che davvero ti schiaccia. Un senso di inutilità e disperazione nelle vite dei protagonisti che è una vera angoscia. Non c'è una categoria di età o di genere che si salva. Sarebbe molto deprimente, anche, a pensarci, ma a leggerlo sembra più demenziale che altro.
Si toglie un po' da questo groviglio il primo racconto, "Adulti da soli"; forse perchè è il primo o forse perchè è un pelino più logico e giustificabile degli altri, che sono un po' tutti al limite della schizofrenia.
Ho letto questo libro perchè ne avevo trovato recensioni positive, ma sinceramente non mi convince; è scritto bene, questo senza dubbio, e senza dubbio restituisce il groviglio di sensazioni tormentate che l'autrice desiderava trasmettere, ma nonostante ciò mi da' ansia. Non leggo per dimenticare, ne' tantomeno per divertirmi -lo sanno tutti che odio i comici e che solitamente mi fanno piangere- , ma neanche per gettare una maggiore quantità di disperazione nella mia vita.