Premetto che per me Queen ha raggiunto altissimi livelli, sia dal punto di vista giallistico che narrativo, con il ciclo Drury Lane. Quindi non posso che amare tutti i libri di questa serie, con protagonista il famoso attore ritiratosi dalle scene, che viene coinvolto in vari casi di omicidio. Qui in particolare, Drury Lane dovrà risolvere il caso di uno strano avvelenamento su un tram. Con una logica implacabile, inchioderà un colpevole astutissimo, in un pirotecnico finale, da lasciare a bocca aperta.
Ho profondamente amato questo romanzo, sia per lo splendore della soluzione (del tipo "ma come ho fatto a non pensarci prima?") che per la scorrevolezza della lettura. Dunque il mio voto non può che essere il massimo.
RILETTURA
Un giallo grandioso con un meccanismo perfetto. Una serie di delitti bizzarri e cruenti risolti dall'acume inequiparabile di Drury Lane, attore shakespeariano che va oltre le apparenze del caso. La saga di Drury Lane è forse il miglior prodotto uscito dalle mani della coppia Dannay-Lee e questo è in assoluto il migliore dei 4.
Preferisco i gialli alla Christie o alla Vargas. Un delitto, un indizio nascosto, molto lavoro sui personaggi. Qui i due cugini lavorano a una storia di incastri, triplici omcicidi, scandali vecchi di anni... che sinceramente un po' annoia.
La figura ambigua di questo attore shakespeariano dalle immense capacità deduttive non mi ha poi così convinto.
Carina l'idea del grande attore completamente sordo, genio simile a Holmes, ma la soluzione dell'enigma è un pò troppo arzigogolata e i fautori della legge fanno la figura delle macchiette.
Ellery Queen è considerato uno dei migliori autori del giallo classico (lo so che in realtà sono due scrittori, ma è più comodo parlarne al singolare). Tuttavia, nessuno dei romanzi che avevo letto finora mi ha particolarmente colpito. Certo, la maggior parte sono dei buoni gialli, alcuni ottimi, ma nessuno è un capolavoro.
Ecco, "La tragedia di X", con protagonista Drury Lane e inizialmente uscito a firma Barnaby Ross (un altro pseudonimo dei due autori, e a questo proposito è divertente la "lettera aperta ai lettori" che introduce questo romanzo), è un capolavoro. Al livello di "Le tre bare" e "L'assassino di Roger Ackroyd".
Un giallo perfetto, sia per la vivacità della narrazione, sia per l'atmosfera, sia per la soluzione geniale e fantasiosa.
Ellery Queen mi ha sempre attratta molto ma avevo letto sporadicamente solo qualche racconto, ho scelto di leggere La tragedia di X perché è il primo della serie dedicata al personaggio di Drury Lane il quale arriva alla soluzione del mistero degli omicidi, che in qualche modo sono quelli tipici della “stanza chiusa”, per ragionamento deduttivo.
La trama non è originale, l’intrigo è troppo elaborato, ma nell’insieme si legge con estremo piacere.