Licia Troisi non si contraddice mai! Una grande continuazione della saga, in questo volume si ha la possibilitá di ricordare i personaggi della trilogia precedente e apprezzare ancora di più quelli più recenti
Umm... non è che mi sia piaciuto molto, se devo essere sincera l'ho trovato, si migliore del primo, ma a tratti un pò noiso
Secondo libro della saga "Le guerre del mondo emerso", continuano le avventure di Dubhe con l'ingresso preponderante di nuovi personaggi.
Ottimo e di veloce lettura, consigliato
Lo dico subito, odio lasciare le cose in sospeso o incomplete ma sono stata tentata più volte di farlo in questo caso. Tanto m'era piaciuto il primo volume tanto ho trovato noioso ed insignificante questo. Il personaggio di Dubhe viene appiattito in una figurina lamentosa e caricaturale, e non parliamo di Lonerin, patetico! La parte del loro viaggio è noiosa senza contare le digressioni amorose. L'unica salvezza del libro è Ido, che tra tutti i personaggi resta il più umano, il più completo, una persona che vive davvero, che non si lascia abbattere da nulla pur soffrendo, pur mutando esperienza dopo esperienza, che porta con se i ricordi dei morti con serenità, perché sa che chi abbiamo amato è in noi
E vivive nei nostri gesti, nelle nostre scelte. È solo per lui che questo secondo volume si fa leggere
Per i nostalgici
Il secondo libro tiene bene. Ma comincia ad accusare qualche colpo…
1- vista l’importanza di Rekla nella storia (e la sua pericolosità), mi aspettavo uno scontro epico tra lei e Dubhe, e invece… tanto fumo e poco arrosto.
2- Mi sembra che questa storia della Bestia cominci ad essere una scappatoia un po’ troppo facile per la Troisi. Ogni volta che i nostri eroi si trovano in una situazione disperata ecco che salta fuori la Bestia di Dubhe e voilà! tutti i nemici vengono sconfitti in un battibaleno.
3- Ero così contenta che la protagonista non fosse la solita irritante e piagnucolosa ‘so tutto io’, e invece ecco che arriva l’irritante e piagnucolone ‘so tutto io’ nipote di Nihal. Tale e quale a sua nonna. Aaaargh!