eri notte ho finito di leggere "Le notti fiorentine" di Marina Cvetaeva. Vago ancora tra le brume della sua scrittura lieve eppure così intensa e corposa e fitta di dettagli. La verità è che sono ancora frastornata dalla tormenta di parole ed emozioni che questa lettura mi ha donato. Mi appiglio ad un unico aggettivo : "Meraviglioso"... e conto che abbiate fiducia in ciò che questo aggettivo implichi, perché altre parole non riesco a trovare per ritrarre questo libro.
Certe letture risucchiano anima e corpo, figuriamoci le parole.
D'altronde, le parole giuste le ha usate tutte Marina.
Io me ne starò buona, in silente contemplazione...
copertina:
hanry holiday, _dante and beatrice_ (part.), 1883, liverpool, walker art gallery
Opera sotto forma epistolare scritta in francese tutta incentrata sull'amore, in ogni sua forma l'unica vera forza rivoluzionaria.
"il mio totale oblio e il mio assoluto disconoscimento di oggi non sono altro che la tua presenza assoluta e il mio assorbimento totale di ieri. quanto eri- tanto oggi non sei più. l'assoluta presenza a rovescio. l'assoluto non può essere che assoluto. una tale presenza può divenire soltanto una tale assenza. tutto- ieri, nulla- oggi.
il mio totale oblio e il mio assoluto disconoscimento non sono che l'eco (rafforzata!) del vostro oblio e del vostro disconoscimento- che voi mi riconosciate per la strada o meno, che voi chiediate o meno mie notizie. se voi non mi dimenticate come io vi dimentico è perché non mi avete mai subìta come io vi subivo. se non mi dimenticate assolutamente, è perché non c'è nulla di assoluto in voi, neppure l'indifferenza. io ho finito col non riconoscervi, voi non avete mai cominciato a conoscermi. se io ho finito col dimenticarvi, voi non avete neanche avuto abbastanza di me, dentro di voi, per dimenticarmi. che cosa significa dimenticare un essere? significa dimenticare quanto se ne è sofferto. affinché io, che ieri non conoscevo altro che voi, possa oggi non riconoscervi, è stato necessario che ieri non conoscessi altro che voi. il mio dimenticarvi è un titolo di nobiltà in più. un certificato del vostro valore di un tempo.
vendetta postuma? no. in ogni caso- non mia. qualcosa (una grande cosa!) si vendica per me e attraverso me. volete il suo nome che io ancora non conosco? l'amore? no. l'amicizia? neanche- ma siamo molto vicini: l'anima. l'anima ferita in me e in tutte le altre donne. ferita da voi e da tutti gli altri, eternamente ferita, che eternamente rinasce ed è, alla fine, invulnerabile. l'incurabile- invulnerabile."
...Continua