Plaudo all’iniziativa che i curatori del “ Banco alimentare onlus” hanno realizzato con questo volumetto. C’è sempre infatti un legame profondo tra l’uomo e il cibo, soprattutto quel cibo che si è imparato a gustare da piccoli. Un particolare profumo, un gusto speciale ci riportano all’improvviso a rivivere con piacere un momento magico della nostra vita. E chi di noi non lo ha provato? Va da sé che qui il riferimento alla “madeleine” di Proust è immediato.. e in effetti alcuni personaggi che hanno scritto qui i loro contributi letterari non si sono sottratti al ricordo di questa proustiana “memoria involontaria”, altri invece, e mi è piaciuto moltissimo anche questo, hanno accennato a quell’attimo di profondo piacere che si prova al ricordo di un antico sapore o di un profumo o solo alla vista , accostandolo ai famosi e amati versi di Montale, quando da “ “.. un mal chiuso portone/ tra gli alberi di una corte / ci si mostrano i gialli dei limoni; /e il gelo del cuore si sfa,/ e in petto ci scrosciano/le loro canzoni/ le trombe d’oro della solarità.””
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